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Guendalina Salimei nominata curatrice Padiglione Architettura Italia 2025 alla Biennale di Venezia

di Giuseppe Ariola -


Sarà Guendalina Salimei la curatrice del Padiglione Italia alla diciannovesima edizione della ‘Mostra Internazionale di Architettura-La Biennale di Venezia’. Il progetto dal titolo “Terræ Aquæ. L’Italia e l’intelligenza del mare” è stato, dunque, quello scelto dal ministro della Cultura, Alessandro Giuli, tra la terna selezionata dalla commissione di valutazione dell’avviso pubblico a due fasi promosso dalla Direzione generale Creatività contemporanea del MiC. Giuli ha spiegato come “la proposta di Guendalina Salimei mette al centro l’urgenza del mare come humus originario e destino comune, come occasione nomadica, frontiera mobile, paesaggio interiore dell’uomo che ridisegna architetture liquide e città sommerse. L’anima di Venezia che ne contiene il corpo sempre vivo”. I dettagli del progetto saranno presentati a inizio 2025 nel corso di un’apposita conferenza stampa.
Nel frattempo però, è la stessa Guendalina Salimei ad accennare qualcosa della sua proposta precisando come il conferimento dell’incarico rappresenti “un’importante opportunità per mettere al centro delle riflessioni architettoniche, tecniche e culturali il rapporto del nostro territorio con il mare: il Mediterraneo allargato ai vicini oceani. La centralità di questo rapporto strutturale che incide sull’identità e sull’equilibrio ambientale del Paese è stata a lungo trascurata”. La appena nominata curatrice del Padiglione Architettura Italia 2025 alla Biennale di Venezia si è soffermata proprio sulla centralità che per l’Italia riveste il mare che si respira anche nelle aree montuose delle Alpi o degli Appennini. “Guardare l’Italia dal mare – ha detto ancora Guendalina Salimei – implica un cambiamento di prospettiva, impone la necessità di ripensare il progetto del confine tra terra e acqua come sistema integrato di architetture, infrastrutture e paesaggio”.
Altri indizi arrivano invece dalla commissione che ha selezionato il progetto per la quale “la proposta curatoriale pone al centro della riflessione il tema del mare, la visione del Mediterraneo allargato ai vicini oceani, un elemento forte della cultura italiana che definisce le coste e il territorio”.


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