Attualità

Senza Zuccheri Aggiunti – Chi se ne frega della verità?

di Nicola Santini -


Ma guardate un po’, questi giornalisti, sempre in prima fila a elevarsi a difensori della verità. Ma quale? La loro, ovviamente, costruita con la delicatezza di un martello pneumatico e la coerenza di un ubriaco al volante. Il loro sport preferito? Prendere le figure più miserabili, quelle che non ci penseresti due volte a cambiare marciapiede pur di evitare, e trasformarle in oracoli di saggezza, paladini di un presunto nuovo ordine morale. Perché? Semplice: sono utili, strumenti perfetti per lanciare fango su altri, quelli che magari danno fastidio.
Non importa se questi “eroi per caso” abbiano mai detto una verità in vita loro, non importa se sono stati smascherati, sputtanati, eppure eccoli lì, rispolverati e incensati. La realtà? Ma chi se ne frega della realtà! Il lettore non è altro che una pedina. Invece della notizia, ecco l’interpretazione, invece dei fatti e la storia che fa comodo raccontare. E la deontologia? Parola esotica, che suona bene nei convegni e sui social. Ma nei fatti, è un optional. L’importante è dare il titolo giusto, la narrazione giusta, far passare l’idea che chi si sta difendendo ha una qualche forma di ragione, pur di gettare fango sugli altri. Un capolavoro, davvero, degno del miglior sceneggiatore. Peccato che non sia un film, ma la realtà. E intanto il lettore? Si becca il veleno, sorride complice o s’indigna, ma sempre manipolato, sempre trattato come un ingenuo a cui dare in pasto la prossima bugia ben confezionata.


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