Aborto in Usa sempre più protagonista della campagna elettorale
L’aborto in Usa sembra destinato a rappresentare sempre più uno dei temi centrali delle elezioni presidenziali americane del prossimo 5 novembre. L’amministrazione Biden ha infatti annunciato la presentazione, a breve, di un progetto per garantire alle donne coperte da assicurazione sanitaria negli Stati Uniti l’accesso gratuito alla pillola e ad altri farmaci e prodotti anticoncezionali, compresi spermicidi e preservativi. Secondo quanto reso noto dalla Casa Bianca, la nuova normativa, qualora il relativo iter di approvazione dovesse essere portato a termine con successo, entrerà in vigore a partire dal 2025 e interesserà 52 milioni di donne americane in età riproduttiva.
La nuova disciplina ha già ricevuto il via libera dei dipartimenti Salute, Lavoro e Tesoro e, qualora riuscisse a vedere effettivamente la luce, farà sì che, per la prima volta, “le donne saranno in grado di ottenere un anticoncezionale senza prescrizione o costi aggiuntivi e i piani assicurativi dovranno coprirli senza chiedere il pagamento del ticket”, ha spiegato la consigliera sulle politiche di genere per la Casa Bianca Jennifer Klein.
Due anni dopo la decisione della Corte Suprema che nel 2022 ha abolito il diritto all’interruzione volontaria della gravidanza negli Stati Uniti, stabilito dalla sentenza Roe contro Wade risalente al 1973, l’amministrazione democratica prova quindi a cavalcare il tema dell’aborto. La stessa numero due della Casa Bianca e candidata come presidente degli Stati Uniti, Kamala Harris, ha fatto del diritto all’aborto in Usa uno dei temi principali della sua campagna elettorale. Di contro, lo sfidante repubblicano Donald Trump ha più volte rimarcato che la decisione con la quale la Corte Suprema ha abolito il diritto all’interruzione volontaria della gravidanza è stata presa grazie a tre giudici conservatori che erano stati nominati duranti la sua amministrazione.
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