Esteri

Francia e Germania cambiano rotta: tornano i controlli alle frontiere. Linea dura in 8 Paesi Ue

di Ernesto Ferrante -


La Francia effettuerà controlli temporanei alle frontiere con sei Paesi limitrofi, a partire dal 1° novembre 2024, per prevenire i rischi per la sicurezza derivanti dalla possibile recrudescenza del terrorismo, dall’immigrazione irregolare e dai fenomeni di violenza ad essa legati. Giro di vite anche in Germania, con misure in vigore fino a metà marzo 2025.

Parigi ha notificato alla Commissione europea e agli Stati membri limitrofi il ripristino temporaneo dei controlli alle frontiere con Belgio, Lussemburgo, Germania, Svizzera, Italia e Spagna. Riguarderanno le rotte terrestri, aeree e marittime. Rimarranno in vigore per un periodo di sei mesi, fino ad aprile 2025.

Le autorità francesi hanno motivato la decisione con le gravi minacce all’ordine pubblico e alla sicurezza esistenti. Le attività terroristiche ad alto livello, la crescente presenza di reti criminali coinvolte nel favoreggiamento dell’immigrazione irregolare e del traffico di migranti e le preoccupazioni per i flussi migratori che potrebbero essere infiltrati da individui radicalizzati, sono più di un semplice campanello di allarme.

Un peso hanno avuto anche i continui attraversamenti irregolari lungo le frontiere della Manica e del Mare del Nord e le tensioni nelle zone costiere settentrionali, in particolare a Dunkerque e Calais, dovute all’aumento di risse e rese dei conti tra i migranti.

Il governo francese ha evidenziato il forte aumento di condotte violente tra i migranti nei principali punti di transito.

La Commissione europea richiede che i controlli di frontiera ripristinati siano temporanei, proporzionati e limitati al tempo minimo necessario per porre fine alle criticità denunciate.

La Germania ha introdotto restrizioni analoghe il 16 settembre 2024 lungo le frontiere con Francia, Belgio, Paesi Bassi, Lussemburgo e Danimarca. I funzionari tedeschi hanno spiegato che sono necessarie, visto quanto accade all’esterno dell’Ue. La sorveglianza rafforzata al confine con il Lussemburgo dovrebbe durare fino al 15 marzo 2025.

Il ministro dell’Interno Nancy Faeser ha rimarcato l’importanza di una maggiore “cautela” in una nota: “Stiamo adottando misure concrete per rafforzare la nostra sicurezza interna e stiamo adottando una linea dura contro l’immigrazione illegale. Stiamo continuando su questa strada. Fino a quando il nuovo sistema europeo comune di asilo e altre misure non garantiranno una forte protezione delle frontiere esterne dell’Ue, dobbiamo anche fare di più per controllare le nostre frontiere nazionali”.

Attualmente, otto dei 27 Stati membri dell’Unione europea hanno scelto scelto la linea dura. Si tratta di Germania, Austria, Danimarca, Francia, Italia, Norvegia, Slovenia e Svezia.


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