A CONTI FATTI – Panama, o cara: le offshore degli Elkann
John Elkann, Presidente di Stellantis
Panama, o cara. Dalle carte dell’inchiesta avviata per far luce sull’eredità di Marella Caracciolo emergono nuovi dispiaceri per i fratelli John, Lapo e Ginevra Elkann. Difatti gli inquirenti avrebbero scoperto che gli Elkann potevano contare su alcune società offshore con base proprio in un paradiso fiscale, le Isole vergini britanniche, ma non per tutti: ricordate i Panama Papers? Ecco, proprio da quel cartiglio emergono le società, su tutte la Fancydance, finite nell’inchiesta pubblicata da L’Espresso. I legali che assistono i fratelli Elkann, però, non ne vogliono sentire parlare e sgombrano il campo da ogni nebulosità: “tutto perfettamente legale, rientra in un fondo di investimento regolarmente inserito nelle dichiarazioni fiscali dall’anno della morte della nonna”. Senza dubbio. Ma il problema è d’immagine. Per gli Elkann è l’ennesima tegola: la Dinasty italiana si sta trasformando in un film horror. Almeno sotto il profilo della comunicazione.
La Bce ha deciso di tagliare di un ulteriore quarto di punto i tassi. Christine Lagarde e soci scontano, ancora una volta, il costo del denaro: è il terzo taglio consecutivo e certifica quello che ormai hanno capito tutti ma che nessuno ha il coraggio di ammettere. Alzare in maniera spropositata i tassi è stato un errore che ha portato l’economia europea sull’orlo della catastrofe, gettando la Germania nel baratro della recessione e spingendo gli altri partner Ue a rischiare grosso. Basterà il tardivo ravvedimento di Lagarde e soci? Lo scopriremo solo vivendo.
Altro che dissing tra Fedez e Tony Effe. Dopo lo schiaffo patito con la nazionale tedesca, Adidas ha intenzione di rendere la pariglia agli americani della Nike. E ha proposto al Brasile un contratto di sponsorizzazione mostruoso: un miliardo di dollari (cento all’anno) per dieci anni. La Seleçao, già dai tempi di Ronaldo e Ronaldinho e giù fino a Neymar, è un simbolo dell’impegno di Nike nel mondo del calcio, iconica quasi come Michael Jordan. Così come la Germania lo era dell’Adidas. Lo scontro prosegue, la vendetta delle Tre Strisce sullo Swoosh sta per arrivare.
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