Esteri

Musk sbarca in Pennsylvania a caccia di elettori pro Trump

di Ernesto Ferrante -


Elon Musk è in Pennsylvania dove rimarrà fino alla prossima settimana per mobilitare a favore di Donald Trump gli elettori dello stato “chiave” per eccellenza, grazie ai suoi 19 voti elettorali. Tra quelli in bilico è quello che offre il più alto numero di delegati. “Fino a lunedì parteciperò ad una serie di talk in tutta la Pennsylvania – ha scritto il miliardario tech in un post su X – se volete partecipare ad uno dei miei talk, l’ingresso è libero. Dovete solo aver firmato la nostra petizione che sostiene la libertà di espressione, il diritto di avere armi e aver votato a questa elezione”.

Musk si riferisce alla petizione lanciata dal suo America Pac, fondato con l’obiettivo di raccogliere un milione di firme negli stati che faranno la differenza nella corsa alla Casa Bianca. Il gruppo, a cui il magnate ha versato negli ultimi mesi 75 milioni di dollari, offre anche a chi firma 47 dollari per ogni altro elettore “pesante” disposto alla sottoscrizione. Creati per avere maggiore libertà e meno vincoli nel finanziare le iniziative elettorali, i political action committe (Pac) sono l’arma principale in questo rush finale.

Dalle carte presentate alla Federal Election Commission, risulta che il miliardario fondatore di Tesla, e ora patron di X, avrebbe donato 15 milioni al Super Pac, di cui è l’unico finanziatore, a luglio, 30 milioni ad agosto e 30 a settembre.

Musk ha trasferito il suo “quartier generale” operativo in Pennsylvania. Due settimane fa è stato a Butler, salendo sul palco insieme al candidato repubblicano alla presidenza degli Stati Uniti.

The Donald può contare sul sostegno non solo dell’uomo più ricco del mondo, ma anche di altri super miliardari americani. La raccolta di fondi di Kamala Harris è da record, con un miliardo di dollari raccolti da quando è diventata candidata.

A sostegno di Trump è schierata anche Miriam Adelson, la vedova israelo-americana del magnate dei casinò Sheldon Adelson, che ha tirato fuori 95 milioni nello stesso periodo, finanziando il Super Pac “Preserve America”.

Un terzo, Restoration Pac, è sostenuto dal “re” dell’industria del packaging, Richard Uihlein, che ha sborsato 49 milioni di dollari al gruppo negli ultimi tre mesi.


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