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Uccide la nipotina di tre anni e la getta nella spazzatura: condannata a 45 anni di carcere

di Dave Hill Cirio -

L'omicida e la sua vittima


Un omicidio agghiacciante, una storia terribile: una nonna ha ucciso la sua nipotina di 3 anni e l’ha gettata nella spazzatura. Una storia quasi inverosimile emersa da un processo negli States, a Oklahoma City. Una nonna uccise la sua nipotina di tre anni e ne gettò il corpo in un bidone della spazzatura.

I fatti risalgono al 2022, quando gli agenti della polizia di Oklahoma City risposero ad una chiamata anonima che segnalava quanto poi i poliziotti scoprirono: la presenza del cadavere di un bambino all’interno di un bidone della spazzatura. Si scoprì che era Riley Linn Nolan, una bambina ritrovata in quel posto da sua nonna, Becky Ann Vreeland, che iniziò da allora a fornire agli investigatori una serie di ricostruzioni artefatte per mascherare l’omicidio di cui si era macchiata.

Prima sostenne paradossalmente di aver ritrovato il corpo nel bidone giorni prima che il padre della piccola, suo figlio, uscisse dal carcere e di non aver rivelato l’accaduto per consentire al figlio di festeggiare la sua liberazione in famiglia, con gli altri fratellini della bambina morta. Fu questa la circostanza in cui raccontò di aver aperto il bidone, di aver visto i piedi della nipote e di averli toccati accorgendosi che fosse senza vita. In seguito, cercò di attribuire alla bambina stessa la responsabilità di essere caduta nel bidone per recuperare alcuni giocattoli che vi erano stati gettati.

Poi ammise di aver usato un bastone per sculacciarla frequentemente: i fratellini raccontarono pure che la sorellina era costretta a dormire nel vano doccia perché faceva la pipì a letto.

L’autopsia sul corpo della piccola rivelò poi che era morta a seguito di violenti traumi alla testa. Nel corso del processo la nonna, alla fine, ha ammesso la sua colpa. Al termine delle udienze, è stata condannata a 45 anni di carcere con la possibilità di libertà condizionale dopo aver scontato l’85% della sua condanna, che equivale a circa 38 anni.


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