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Mutui, c’è la risalita: in 9 mesi il +7,2%

di Giorgio Brescia -


Vento positivo nei primi 9 mesi di quest’anno sulla domanda di mutui delle famiglie italiane che chiude questo periodo con il +7,2%, mentre il solo mese di settembre ha sfiorato il +19%. Una risalita partita fin da metà del 2023 che spinge verso livelli precedenti alla pandemia.

Nel dettaglio, rileva Crif, nel primo semestre dell’anno il fenomeno delle surroghe ha segnato un +17,6%, mentre i nuovi mutui erogati si sono contratti del -10,5%. Nel terzo, però, l’importo medio richiesto ha subito un leggero aumento del +1,6% raggiungendo un valore complessivo di 146.469 euro, lo stesso trend registrato nel mese di settembre con un +1,8%.

Sono gli effetti di “una politica monetaria che torna ad essere espansiva – spiega Simone Capecchi di Crif -. Possibili ulteriori tagli dei tassi infondono maggiore fiducia nelle famiglie italiane che ritornano a programmare spese di lungo periodo. Un altro volano per il comparto dei mutui immobiliari sarà quello dell’effetto della Direttiva Case Green. Dal nostro osservatorio prevediamo infatti che i finanziamenti green raggiungeranno nel 2030 percentuali che oscillano tra il 24-30% e nel 2050 più di un mutuo su due sarà verde”.

Circa importi, durata e fasce di età della domanda di mutui immobiliari, nei primi nove mesi del 2024 le richieste di mutuo per importi compresi tra 100mila e 150mila euro restano ancora la soluzione preferita dalle famiglie italiane (30,5% del totale). Dalla lettura della fascia di età, invece, emerge che i richiedenti tra i 25 e i 44 anni sono il 61,3% del totale, mentre il 32,8% è composto dai 45-64 anni. Infine, quasi 9 richieste su 10 prevedono dei piani di rimborso dai 10 anni in su. Ne deriva che la scelta preferita dalle famiglie rimane quella dei finanziamenti dilazionati nel tempo per non appesantire il bilancio familiare. A maggior ragione in tempi in cui l’inflazione spinge verso l’alto il costo della vita.


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