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Ancora guai per l’ex Pd Papania: scoperta frode Ue da 9 milioni

di Giorgio Brescia -

GdF ©imagoeconomica


Ancora grossi guai giudiziari per l’ex senatore del Pd Antonio Papania, poi transitato nell’Mpa di Raffaele Lombardo. Dopo gli arresti del settembre scorso per una vicenda di compravendita di voti negli ambienti della mafia di Alcamo, è di un sequestro da 9 milioni di euro e di cinque misure interdittive il bilancio di una inchiesta coordinata ora dalla Procura Europea e dalla Procura della Repubblica di Marsala su un giro di corruzione e su una frode all’Ue. Tra i destinatari delle misure c’è proprio l’ex senatore dem Antonio Papania, con il divieto di dimora a Palermo e Trapani, oltre ad alcuni consiglieri comunali del suo giro.

Secondo l’accusa, gli indagati avrebbero fatto uso indebito di oltre 8,7 milioni di euro del Fondo sociale europeo, l’Fse, che dovevano essere destinati alla formazione professionale. Per la Procura europea quei fondi sarebbero stati usati invece per spese personali e per il movimento politico che Papania ha provato a rafforzare e rivitalizzare.

Le indagini, svolte dal nucleo di Polizia economico-finanziaria della Guardia di finanza trapanese sotto la direzione della Procura europea e della Procura di Marsala, hanno fatto luce su numerosi episodi di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, corruzione, malversazione e di condotte di riciclaggio e autoriciclaggio.

Per ottenere “illeciti arricchimenti” e perseguire i loro scopi politici, i principali indagati, utilizzando gli enti Cesifop (Centro siciliano per la formazione professionale), Ires (Istituto di studi e ricerche economiche e sociali) e Associazione Tai, avrebbero ottenuto indebitamente finanziamenti del Programma operativo Fondo sociale europeo 2014/2020 per oltre 8,7 milioni di euro. Risorse da destinare allo svolgimento di corsi di formazione e di progetti in ambito sociale, alcuni dei quali non tenuti, come accertato nell’ambito delle indagini.

Di questi fondi, secondo l’accusa circa 800mila euro sono stati già percepiti e impiegati per “il sostenimento di spese voluttuarie personali o connesse a iniziative di sostegno del movimento politico Via e a diverse campagne elettorali locali: da questi accertamenti i nuovi guai giudiziari per Papania. Ulteriori 2,5 milioni sarebbero stati a breve erogati ma le Fiamme gialle hanno effettuato il sequestro, anche per equivalente, di circa un milione di euro, pari all’ammontare delle somme malversate o riciclate, e il sequestro preventivo dei circa 8 milioni di euro residui già finanziati.


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