Esteri

Crisi tra le due Coree. Pechino getta acqua sul fuoco, Mosca no

di Ernesto Ferrante -


La Corea del Nord ha fatto saltare tratti di arterie di collegamento con la Corea del Sud. Secondo lo Stato Maggiore di Seul, sono stati distrutti tratti di due strade sul lato nord della linea di demarcazione.

“Intorno a mezzogiorno i militari nordcoreani hanno effettuato detonazioni, presumibilmente per interrompere le strade Gyeongui e Donghae, e stanno portando avanti altre attività con l’impiego di equipaggiamento pesante”, hanno reso noto i militari sudcoreani, precisando di aver risposto con l’esplosione di colpi sul lato sud.

La scorsa settimana, Pyongyang aveva annunciato l’intenzione di tagliare tutti i collegamenti, stradali e ferroviari, con la Corea del Sud affermando di voler tutelare la sicurezza nazionale.

Il presidente nordcoreano Kim Jong Un ha convocato una riunione della sicurezza dopo le incursioni di droni sudcoreani lungo il confine, con un “carico” di volantini di propaganda. Kim è stato informato sul “caso della provocazione grave del nemico che ha violato la sovranità” della Corea del Nord.

La Cina cerca di spegnere il fuoco. “Le tensioni nella penisola non servono gli interessi comuni di tutte le parti e la priorità è evitare un’ulteriore escalation dei conflitti”, ha dichiarato la portavoce del ministero degli Esteri cinese Mao Ning in un briefing.

Pechino “presta attenzione agli sviluppi della situazione nella penisola” tra le due Coree. “La posizione della Cina sul mantenimento della pace e della stabilità nella penisola e sulla promozione di una soluzione politica alla questione della penisola rimane invariata”, ha sottolineato Mao, esprimendo l’auspicio che “tutte le parti compiano sforzi congiunti per raggiungere questo obiettivo”.

Mosca, al contrario, è pronta a fare la sua parte. Il trattato di mutua difesa tra Russia e Corea del Nord, firmato a giugno da Vladimir Putin e da Kim Jong Un, è “chiaro”. È stata questa la risposta dell portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, alla domanda su un possibile coinvolgimento russo nel caso di conflitto tra le due Coree. L’articolo 4 dell’accordo firmato in occasione di una visita nella capitale nordcoreana del presidente russo, prevede “assistenza militare immediata” tra le parti in caso di aggressione armata.


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