Editoriale

Bucci, i figli e il Pd sterile

di Adolfo Spezzaferro -


Va bene che ci sono le elezioni regionali e tutto diventa pretesto per la polemica, ma in Liguria la sinistra è davvero uscita di senno: per attaccare l’avversario ha praticamente attaccato chi nonostante tutto ancora crede nella famiglia (quella in grado di assicurare un futuro alla nazione) e nell’importanza di fare figli. Mentre altrove il solito Zan attaccava la destra perché vuole punire l’utero in affitto e quindi una pratica che sta tanto a cuore a chi come l’esponente dem ha il concetto di famiglia Lgbtqxyz, a un incontro promosso – va sottolineato, dalla curia genovese – si è discusso dell’emergenza denatalità. Il problema dei problemi, se andiamo a vedere, perché un Paese che non fa figli è destinato a morire. Ebbene, alla domanda sulla scarsità di nuove nascite ha risposto per primo, in rigoroso ordine alfabetico, il candidato governatore del centrodestra, il sindaco di Genova Marco Bucci: “Quello della denatalità è un problema italiano, non solo ligure, bisogna aiutare le famiglie, lo ha fatto la Regione in questi anni e continueremo a farlo con voucher asilo, ad esempio, bisogna che ci sia un welfare che supporti le famiglie ma – aggiunge Bucci – siamo di fronte a un problema sociale, educativo, che va affrontato con l’aiuto delle associazioni, a livello della cosiddetta società civile, se non si fanno figli non è solo un problema economico ma di altro tipo”. Poi la frase dello scandalo: “Vorrei che tutti noi avessimo fatto figli, fare figli fa bene alla società”, afferma il sindaco di Genova. Ora di certo c’entrerà pure che Bucci ha due figli mentre lo sfidante del centrosinistra Andrea Orlando non ne ha, ma neanche è corretto buttarla sul personale. Anzi, sulla ripicca. L’ex ministro, ex Pci e tra i fondatori del Pd, replica: “Io non ho ricette contro la denatalità ma sono sicuro che non sia un problema che si risolve criminalizzando le persone che non hanno figli perché non li hanno potuti avere”. Ma la polemica poi si è allargata anche agli schieramenti. A spararla più grossa è Chiara Braga, capogruppo del Pd alla Camera: per lei, le parole del candidato del centrodestra ricordano “più lo stato etico che la rivoluzione liberale e sono offensive per tutte le donne. Da chi si candida a governare una Regione ci saremmo aspettati ricette per sostenere il lavoro femminile, proposte per un welfare capace di accompagnare percorsi di vita e lavoro sempre più complicati. Servirebbe rispetto e non frasi da Medioevo come quelle che abbiamo sentito da Bucci. Sono certa che anche nel centrodestra si vorrà chiedere conto di parole deliranti”, asserisce la Braga. A sua volta, Bucci ha dovuto controreplicare, disinnescando la polemica: “Pura speculazione di chi travisa le parole. Ho soltanto detto che vorrei che tutti avessero figli; credo che sia l’augurio di tutti, anche di chi purtroppo non può averli, ma vorrebbe. Anzi immaginiamo un supporto anche per chi ha queste difficoltà. Noi vogliamo una Liguria giovane, dinamica, rispettosa delle generazioni; senza giovani, anzi, senza figli la Liguria non può esserci. Orlando e il Pd soffrono di vittimismo e non hanno argomenti con i quali parlare ai liguri”. Ora, allargando il ragionamento di Bucci – assolutamente condivisibile – i dem se ce li hanno, utilizzano gli argomenti sbagliati per parlare agli italiani. E l’intero Belpaese, senza figli, non può esserci. Il resto sono citazioni (a sproposito) del Medioevo.


Torna alle notizie in home