Economia

Il giorno della manovra: blitz sulle banche, stasera il Cdm

di Giovanni Vasso -


È il grande giorno della manovra e in consiglio dei ministri va in scena il blitz nei confronti delle banche. L’obiettivo del governo, ormai annunciato da tempo, è quello di ottenere risorse, sottoforma di contributi, da investire per la manovra. Il nodo della vicenda, si capisce, non è il cosa ma il come. Archiviata la stagione della tassazione degli extraprofitti, dal Mef si studiano nuove forme per ottenere un po’ di più da chi ha di più. Una soluzione sembrerebbe essere stata raggiunta con un intervento sulle imposte differite attive, le cosiddette Dta, e sulle stock options. Le previsioni parlando di un incasso, da parte dello Stato e per un periodo di due anni, di un fiume di denaro stimato in un range tra i tre e i quattro miliardi di euro.

Per il resto, oltre agli interventi attesi e al rebus banche, lo schema della manovra, il cui peso complessivo si aggirerebbe attorno ai 25 miliardi, è stato confermato. Sì al taglio del cuneo fiscale, via libera alla sfrondata Irpef e tagli generali alla spesa, a cominciare dai ministeri. Del resto l’alternativa su cui si è mosso il governo era chiara: o tagliare o aumentare le tasse e il centrodestra, da sua ragione sociale politica, non può certo alzare le tasse. Tagli che però, assicurano fonti qualificate dal Mef, non saranno draconiani ma che potranno essere applicati con un certo grado di flessibilità utile a non stravolgere programmazioni e obiettivi istituzionali.

La seduta del consiglio dei ministri è in programma questa sera con inizio alle ore 20. Con l’ok all’ordine del giorno che inizialmente avrebbe previsto solo il documento programmatico di bilancio ma che, ieri sera, è stato “arricchito” dallo schema di manovra, si rispetterebbero in largo anticipo le scadenze imposte da Bruxelles. Entro il 15 ottobre lo schema di bilancio, entro il 21 l’intera manovra.


Torna alle notizie in home