Attualità

Udine blindata per il match Italia – Israele e la manifestazione pro Pal

di Gianluca Pascutti -


Questa sera, al Bluenergy Stadium, per i friulani ancora “Stadio Friuli di Udine”, si terrà la partita di Nations League tra Italia e Israele, un match che oltre alla sua rilevanza sportiva assume una dimensione particolare data la delicata situazione geopolitica attuale. L’incontro sportivo, già atteso con trepidazione dagli appassionati di calcio, perché vedere gli azzurri in campo in impegni ufficiali ha sempre il suo fascino, è accompagnato da un alto livello di tensione per via della manifestazione pro-Palestina prevista oggi in città. Le autorità locali hanno deciso di innalzare al massimo le misure di sicurezza per garantire l’ordine pubblico e prevenire possibili incidenti. Udine, solitamente tranquilla, è oggi una città blindata. Numerosi agenti delle forze dell’ordine presidieranno i punti nevralgici della città, specialmente nelle vicinanze dello stadio, dove sono attesi poco più di 12000 spettatori su una capienza di 25000. Mister Spalletti tornerà a Udine, dove ricordiamo ha allenato nei primi anni 2000, portando l’Udinese a una memorabile qualificazione in “Champions League” e troverà una situazione completamente diversa da quella volta. Uno stadio nuovo, il quartiere dei Rizzi chiuso al traffico e blindato con barriere di ferro, dissuasori, prefiltraggi prima dei tornelli, blocchi simili ai Jersey sulle strade e uno schieramento delle forze dell’ordine senza precedenti. Le strade principali adiacenti alle zone d’accesso dello stadio sono già da questa mattina chiuse al traffico, verranno effettuati controlli stringenti sugli spettatori, per questo è consigliabile recarsi all’evento con largo anticipo. I due eventi non avranno alcun punto di collegamento, il corteo pro-Pal, al quale hanno già aderito più di 85 associazioni si snoderà dalle ore 17 in centro città partendo da piazza della Repubblica. La preoccupazione è che gruppi di facinorosi provino a raggiungere lo stadio innescando inevitabilmente scontri con le forze dell’ordine. Per ora da Questura e Prefettura non è arrivato nessun segnale sulla presenza di infiltrati locali o in arrivo da altre regioni o dall’estero come successo a Roma la scorsa settimana.


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