Attualità

Arrestati i gestori dei due marketplace più prolifici e longevi del dark web

di Gianluca Pascutti -


Negli ultimi anni, il dark web è stato al centro di numerose operazioni di polizia internazionale volte a combattere il traffico di beni illegali, come droghe, armi e dati rubati. Recentemente, un importante successo è stato segnato con l’arresto di alcuni degli amministratori dei più grandi marketplace attivi in questa oscura parte di internet. La polizia olandese dopo aver chiuso nel 2022 Bohemia e Cannabia, due enormi mercati del dark web, ha provveduto in questi mesi alla cattura dei loro gestori poco prima che riuscissero a scappare con i loro proventi illeciti. La sezione speciale delle forze dell’ordine ha stimato che su queste piattaforme ogni giorno venivano inserite oltre 60000 inserzioni, annunci che spaziavano da armi, droghe, malware e documenti falsi, un mercato illegale che generava ricavi mensili per oltre 13 milioni di euro. Questi marketplace operano su reti anonime, come Tor, consentendo agli utenti di acquistare e vendere beni e servizi illegali in modo apparentemente sicuro e anonimo. Le autorità di vari Paesi hanno rafforzato la cooperazione e le operazioni congiunte, ottenendo significativi risultati. In passato una delle operazioni più rilevanti ha portato allo smantellamento di piattaforme come Silk Road, AlphaBaby e Wall Street Market, nomi che hanno dominato la scena del dark web per anni, ma secondo la polizia olandese questa nuova operazione ha eliminato il più grande e longevo mercato internazionale del dark web di tutti i tempi. Una lunga indagine sotto copertura, con il supporto di investigatori di Irlanda, Regno Unito e Stati Uniti, ha portato all’identificazione degli amministratori. Uno dei principali sospettati, un uomo irlandese non ancora identificato, è stato fermato e arrestato all’aeroporto di Amsterdam a giugno con dati riservati sottratti con varie operazioni di hackeraggio, dispositivi e criptovalute per un valore di quasi 9 milioni di euro. Sebbene solo una piccola parte delle transazioni di Bohemia e Cannabia avesse origine nei Paesi Bassi, la portata globale del mercato illegale era palesemente innegabile. La polizia ha tracciato operazioni per almeno 1,7 milioni di euro di vendite a commercianti dei Paesi Bassi, le stesse autorità stimano che un’analisi più approfondita rivelerà probabilmente un giro d’affari molto più grande con fatturati monster. Ignote per ora l’identità e la modalità d’arresto della seconda persona fermata dagli agenti olandesi prima della sua fuga


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