Esteri

Nobel per la pace a organizzazione giapponese Nihon Hidankyo

di Ernesto Ferrante -


Il comitato norvegese del Nobel ha assegnato il riconoscimento per la pace del 2024 all’organizzazione giapponese Nihon Hidankyo.

Il presidente del comitato, Jorgen Watne Frydnes, ha descritto Nihon Hidankyo come “un movimento popolare di sopravvissuti alla bomba atomica di Hiroshima e Nagasaki, noto anche come Hibakusha” e ha affermato che ha ricevuto il premio per la pace “per i suoi sforzi per realizzare un mondo libero dalle armi nucleari e per aver dimostrato attraverso le testimonianze che le armi nucleari non devono mai piu’ essere utilizzate”. Ha membri in tutte le prefetture giapponesi. I suoi funzionari e membri sono tutti Hibakusha.

Il premio gli è stato conferito “per i suoi sforzi per ottenere un mondo libero dalle armi nucleari e per dimostrare attraverso le testimonianze che le armi nucleari non devono essere usate mai più”, recita la motivazione del comitato di Oslo.

“Questi testimoni storici hanno contribuito a generare e consolidare un’opposizione diffusa alle armi nucleari in tutto il mondo, attingendo a storie personali, creando campagne educative basate sulla loro esperienza e lanciando avvertimenti urgenti contro la diffusione e l’uso delle armi nucleari. Gli Hibakusha ci aiutano a descrivere l’indescrivibile, a pensare l’impensabile e a comprendere in qualche modo l’incomprensibile dolore e sofferenza causati dalle armi nucleari”, si legge nella motivazione del comitato.

“Le potenze nucleari, è scritto ancora, stanno modernizzando e potenziando i loro arsenali; sembra che nuovi Paesi si stiano preparando a dotarsi di armi nucleari e si minaccia l’uso di armi nucleari nelle guerre in corso. In questo momento della storia umana, vale la pena ricordare cosa sono le armi nucleari: le armi più distruttive che il mondo abbia mai visto”.

Alfred Nobel era convinto che gli individui impegnati potessero fare la differenza. Dalla Norvegia e dal Giappone arrivano un monito e allo stesso tempo un messaggio potentissimo di speranza.


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