Attualità

L’Ottobrata piace a tutti ma attenzione alle sue conseguenze

di Gianluca Pascutti -


L’Ottobrata è un fenomeno climatico tipico del mese di ottobre, soprattutto nelle regioni centrali e meridionali d’Italia. Si tratta di un periodo caratterizzato da giornate soleggiate, con temperature miti che spesso ricordano l’estate, nonostante ci si trovi ormai in autunno inoltrato. Il termine “Ottobrata” ha origini antiche, risalenti alle feste popolari romane organizzate durante questo mese per celebrare la fine dei raccolti e del bel tempo. L’Ottobrata porta con sé un temporaneo miglioramento delle condizioni meteorologiche, un contrasto con le giornate più fresche e piovose che si affacciano solitamente dopo la fine dell’estate. Questo fenomeno si verifica grazie all’espansione dell’anticiclone subtropicale, che porta aria calda dal Nord Africa verso il Mediterraneo e, in particolare, sull’Italia. Le temperature possono arrivare a superare i 25 gradi come in questi giorni, rendendo l’ottobre particolarmente gradevole e piacevole per gite all’aria aperta o attività turistiche. Nonostante quello che si possa pensare, questo clima specialmente nelle aree costiere potrebbe contribuire a un maggiore rischio di eventi atmosferici estremi. Il problema dell’Ottobrata è proprio l’accumulo di calore nelle zone marittime, le acque del mare, ancora calde dopo l’estate, possono alimentare sistemi temporaleschi intensi, causando mareggiate, piogge abbondanti e alluvioni lampo, conseguenze tipiche quando ci sono contrasti termici tra masse d’aria diverse. I cambiamenti repentini delle condizioni meteo possono mettere a dura prova i sistemi di difesa costiera, e rendere difficoltosa la gestione di emergenze legate a frane o allagamenti, che spesso colpiscono le zone più vulnerabili. Inoltre, nonostante il fascino di queste giornate di sole inaspettato, l’Ottobrata con questo repentino aumento delle temperature dopo un periodo più freddo può influire negativamente sulla salute delle persone, soprattutto sui soggetti più fragili, come anziani e bambini. I rapidi cambiamenti climatici possono infatti favorire la diffusione di malattie respiratorie e influenze, con sbalzi termici tra il giorno e la notte particolarmente marcati.


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