Politica

PRIMA PAGINA-È bufera per le parole di Giorgetti sulla casa

di Giuseppe Ariola -


La casa è un bene primario delle famiglie italiane e non si tocca. Uno storico mantra di Forza Italia, lanciato da Silvio Berlusconi che ha messo la casa al centro di più di una campagna elettorale, che nelle ultime ore è tornato per l’ennesima volta centrale nel dibattito politico. Come sempre, l’approssimarsi della legge di Bilancio è accompagnata dalla necessità di reperire le risorse necessarie a far quadrare i conti. E, come sempre, l’attenzione finisce per essere portata su uno dei beni più facilmente tassabili, per l’appunto la casa, già gravata da una lunga serie di imposte e balzelli vari che, in verità, i governi di centrodestra hanno sempre cercato di sterilizzare o, comunque, di ridimensionare. Due esempi su tutti sono lo stop alla tassa di successione e l’esenzione dell’Imu sulla prima casa. Ciò posto, la questione ha trovato spazio anche in occasione della manovra che dovrà essere varata a breve. Motivo del contendere è il riferimento del ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, nel corso di un’audizione sul Piano strutturale di bilancio in sala mappamondo alla Camera, all’aumento degli oneri catastali per quanti hanno proceduto a ristrutturare la propria abitazione avvalendosi del Superbonus. Il titolare del Mef ha così toccato due nervi scoperti per la maggioranza e, soprattutto, per Forza Italia. Se nessun partito di centrodestra vuole che si parli in alcun modo di un aumento della pressione fiscale, di “sacrifici” per utilizzare un termine usato giorni fa Giorgetti e di nuove tasse, tantomeno sulla casa, l’argomento fa venire l’orticaria in particolare a Forza Italia. Orticaria tanto più pruriginosa se all’ipotesi di maggiori imposte sulle case si associa il tema del Superbonus. Lo stop della misura, improvviso e portato da Giorgetti in Consiglio dei ministri all’insaputa degli alleati, ancora si recrimina tra gli ambienti parlamentari azzurri, mandò su tutte le furie i forzisti che dovettero ingoiare il boccone amaro, immaginando di riuscire a prevedere qualche nuovo bonus edilizio proprio in vista della stesura della legge di Bilancio. Fin da subito è stato però chiaro che su questo versante non ci sarebbe stata trippa per gatti. Più di un deputato di Forza Italia ci aveva confermato già qualche settimana fa che sulla questione non c’erano margini. Ma da qui ad annunciare che la revisione catastale impatterà proprio su chi si è avvalso del superbonus, decretando nei fatti un aumento delle tasse sulla casa, c’è una bella differenza e a sobbalzare è stata l’intera maggioranza. Pur difendendo il ministro Giorgetti, dalla Lega il sottosegretario al Mef Federico Freni scandisce a chiare lettere che “nessuno prospetta alcuna tassa sulla casa. La casa per il centrodestra è sacra”, mentre gli azzurri sottolineano come “la casa in Italia è super tassata, ha dei super costi e i proprietari sono in difficoltà. Bisogna stare molto attenti”. Se dalla maggioranza si tende quindi a chiarire la linea dopo l’intervento in Parlamento del ministro Giorgetti, l’opposizione suona la carica e accusa il governo di voler aumentare le tasse, contrariamente a quanto va dicendo. C’è chi addirittura, come Elena Bonetti di Azione, sulla revisione degli estimi catastali rivoca la caduta del governo Draghi e chi, come Elly Schlein e il Movimento 5 Stelle chiamano in causa direttamente Giorgia Meloni. La premier, strattonata da più parti mentre attorno all’ipotesi di nuove tasse sulla casa monta un vero e proprio caso, interviene direttamente sulla questione con un video affidato ai social. “Leggo in queste ore dichiarazioni fantasiose, secondo cui il governo vorrebbe aumentare le tasse sui cittadini. È falso. Questo lo facevano i governi di sinistra. Noi le tasse le abbassiamo”, tuona Meloni. Poi aggiunge, “voglio essere chiara ancora una volta: la cultura politica di questo governo è quella di ridurre le tasse, sostenere le famiglie e sostenere le imprese, non è la cultura di gravare ulteriormente sui cittadini. Nonostante chiaramente dall’opposizione alcuni vorrebbero ad esempio l’introduzione di patrimoniali, di ulteriori imposte, noi resteremo fedeli al nostro impegno”.


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