Cronaca

Pizzaiolo ucciso a Crotone, indagato per omicidio il poliziotto che ha sparato

di Claudia Mari -


È stato indagato per omicidio il poliziotto che ieri a Crotone ha ucciso il 44enne Francesco Chimirri durante una violenta colluttazione. A rendere nota l’apertura delle indagini è stato il procuratore della Repubblica di Crotone, Giuseppe Capoccia, il quale ha spiegato che gli accertamenti in corso non si limitano esclusivamente all’operato del poliziotto, ma riguardano tutte le persone coinvolte nella vicenda, inclusi coloro che avrebbero “aggredito brutalmente” l’agente in un vero e proprio linciaggio. Tra gli indagati potrebbe esserci anche il figlio di Chimirri, che, secondo le prime ricostruzioni, avrebbe tentato di reagire in modo violento dopo aver assistito alla tragica scena.

La vicenda, che ha scosso l’intera comunità di Crotone, ha avuto inizio con un incidente stradale che ha coinvolto l’auto su cui viaggiava Francesco Chimirri e una seconda persona. Secondo quanto ricostruito dalla Procura, l’agente, che era in borghese al momento dei fatti, si sarebbe avvicinato al veicolo per verificare la situazione. Nonostante non fosse in uniforme, l’uomo si sarebbe immediatamente qualificato come poliziotto. Tuttavia, questo non ha impedito che la situazione degenerasse rapidamente. Chimirri e l’altra persona presente in macchina avrebbero reagito in modo violento, aggredendo l’agente in maniera brutale.

Da quella che inizialmente sembrava solo una discussione è nata una vera e propria colluttazione. Il poliziotto si è trovato in difficoltà a causa dell’aggressione fisica e, secondo quanto riportato dalla procura, la situazione è rapidamente sfuggita di mano, evolvendo in un confronto fisico sempre più acceso. Al culmine dello scontro, il viceispettore ha esploso tre colpi di pistola. Di questi tre proiettili, uno ha raggiunto Francesco Chimirri, provocando la sua morte istantanea.

Subito dopo lo sparo, la situazione è ulteriormente degenerata. Il figlio di Chimirri, che aveva assistito all’intera scena insieme ad altri familiari, si è lanciato verso l’agente e il giovane ha raccolto la pistola che era caduta dalle mani del poliziotto e ha cercato di usarla contro di lui, ma il tentativo di sparare è fallito.

Attualmente, le indagini sono focalizzate su diversi aspetti: da un lato, si sta cercando di comprendere nei dettagli la dinamica della colluttazione che ha portato il poliziotto a fare uso della sua arma di ordinanza, dall’altro, si stanno valutando le responsabilità delle persone coinvolte, incluse quelle che hanno aggredito l’agente e che hanno rischiato di aggravare ulteriormente la situazione.

Le autorità stanno inoltre esaminando la posizione del figlio di Chimirri, il quale, nonostante lo shock del momento, ha comunque cercato di reagire in modo violento raccogliendo l’arma e tentando di sparare al poliziotto. Il procuratore Capoccia ha sottolineato che tutte le azioni verranno valutate attentamente e che ogni decisione sarà presa sulla base di un quadro chiaro e completo dei fatti.


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