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Kim Kardashian si schiera con i fratelli Menendez: rilasciateli

di Roberta Rizzo -


Kim Kardashian ha chiesto il rilascio di Erik e Lyle Menendez, i due fratelli condannati per l’omicidio dei loro genitori, mentre i pubblici ministeri di Los Angeles stanno riesaminando nuove prove nel caso. La star della reality TV, che sostiene la riforma della giustizia penale, ha incontrato i fratelli durante un discorso sulla riforma carceraria e ha evidenziato come la copertura mediatica del loro primo processo, trasmesso a livello nazionale, abbia compromesso la loro possibilità di un processo equo. Kardashian ha ricordato come i fratelli fossero ridicolizzati e descritti come giovani ricchi e arroganti di Beverly Hills, uccidendo i genitori per avidità, senza lasciare spazio all’empatia per la loro situazione.

I fratelli Menendez hanno ammesso di aver sparato ai loro genitori nel 1989, ma hanno sempre sostenuto di aver agito per legittima difesa dopo anni di abusi fisici, emotivi e sessuali da parte del padre. I loro avvocati, sostenuti anche dalla zia Joan VanderMolen, hanno chiesto la riapertura del caso alla luce di nuove prove e del cambiamento delle opinioni della società sugli abusi sessuali. Una lettera scritta da Erik Menendez è stata presentata come prova a sostegno delle loro affermazioni di essere stati vittime di abusi. Gli avvocati sostengono che, se il processo si svolgesse oggi, i fratelli non sarebbero condannati per omicidio di primo grado e potrebbero essere accusati di omicidio colposo.

Il procuratore distrettuale della contea di Los Angeles, George Gascón, ha dichiarato che il suo ufficio esaminerà le nuove prove per decidere se i fratelli debbano continuare a scontare l’ergastolo senza libertà vigilata. Pur riconoscendo che i fratelli abbiano commesso gli omicidi, ha osservato che l’argomento degli abusi sessuali potrebbe essere trattato con maggiore sensibilità oggi rispetto agli anni ’90. Gascón ha inoltre sottolineato che durante il suo mandato sono state riconsiderate più di 300 condanne, con pochi casi di recidiva.

Il caso Menendez ha riacquistato attenzione dopo il rilascio della serie Netflix “Monsters: The Lyle and Erik Menendez Story”, che ha spinto Erik Menendez a definire lo show un “ritratto disonesto” della loro esperienza. Un’udienza è stata fissata per il 29 novembre, e gli avvocati dei fratelli hanno chiesto l’annullamento della condanna, sostenendo che 30 anni di carcere siano abbastanza per i due, che nel frattempo sono stati prigionieri modello.


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