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L’economista Giuseppe Coco: Tassare le sigarette? Meglio i Suv, incasseremmo 1,6 miliardi

di Angelo Vitale -


Giuseppe Coco è professore ordinario di Economia Politica all’Università di Firenze e senior advisor del Fondo Imprese Sud, per Cdp Venture capital Sgr. Sul blog del think thank Riparte l’Italia ammette subito di essere un fumatore di sigari e quindi in conflitto di interessi nell’avanzare una proposta “più equa ed efficiente” di quella finora circolata, “una mega tassa sul fumo”.

Coco propone invece una super tassa sui Suv partendo dalla premessa di un articolo di The Economist che rivela un fatto chissà a quanti noto: ogni veicolo “pesante”, quindi non solo i Suv, “se coinvolto in un incidente salva i viaggiatori della auto in oggetto anche ad alte velocità, ma uccide con ogni probabilità i viaggiatori delle altre macchine coinvolte. Un’auto molto pesante (sopra i 3000 kg) genera in incidenti 7 volte più morti in media di un veicolo di dimensione media (attorno ai 1500 kg)”.

“Oggi – ragiona Coco – il bollo auto è commisurato alla potenza del veicolo (che è in parte proporzionale al peso) e alla classe di consumo (le classi euro). La proposta è di aggiungere una sovratassa sul peso dell’auto a vuoto a partire da 2000 kg. Non si paga niente sotto (quindi probabilmente il 60% degli automobilisti non pagherebbe niente di più)”.

L’economista fa pure subito i conti: “L’Italia è il grande Paese europeo con la più alta densità di auto, 67 ogni 100 abitanti, e di queste circa il 40% sono classificate come Suv. Se prendiamo questo 40% come stima dei veicoli sopra i 2000 kg, circa 16 milioni di veicoli pagherebbero la sovratassa. Immaginando una tassa di 20 centesimi per ogni kg eccedente i 2000, e una media di 500 kg eccedenti avremmo quindi 100 euro di sovratassa media (ma qualcuno ovviamente pagherebbe molto di più). Il gettito sarebbe di 1,6 miliardi”. E commenta pure : “Mica male!”. E rileva che la super tassa “da un lato potrebbe frenare l’irresistibile appetito degli italiani per veicoli “monstre”, dall’altro è chiaramente una imposta che colpisce maggiormente i ricchi, al contrario delle normative sull’efficienza dei consumi”. E Coco ha pensato anche ad un’esenzione – un classico del nostro Paese – “per chiunque più probabilmente ha bisogno dell’auto pesante per ragioni inerenti al territorio, come i residenti delle zone montane”.


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