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Arriva il freddo: quando si potranno accendere i riscaldamenti? Tutte le date

di Redazione -


In Italia sta per arrivare il freddo, anzi, in alcune parti del territorio del Belpaese è già arrivato: per molti sarebbe già tempo di maglioni e cambio di stagione: ma quando si potrà procedere con l’accensione dei riscaldamenti? Ecco zone e date per mettere mano al termostato.

Accensione dei riscaldamenti: le date

Il periodo di accensione dei riscaldamenti in Italia varia in base alla zona climatica, che è suddivisa in sei aree. Le date di attivazione oscillano dal 15 ottobre al 1° dicembre e quelle di spegnimento dal 15 marzo al 15 aprile. Ad esempio, nelle zone più fredde (zona E), il riscaldamento può essere acceso dal 15 ottobre per un massimo di 14 ore al giorno, mentre nelle aree più calde (zona A) l’accensione è consentita dal 1° dicembre per un massimo di sei ore giornaliere.

La manutenzione degli impianti è fondamentale: prima dell’accensione, è necessario controllare la caldaia, la pressione e pulire i termosifoni per garantirne l’efficienza energetica e prevenire malfunzionamenti. Le sanzioni per il mancato rispetto delle normative vanno da 500 a 3.000 euro, con possibili multe aggiuntive locali fino a 800 euro. La temperatura massima consentita nelle abitazioni è di 19°C, con una tolleranza di 2 gradi, mentre negli edifici industriali è di 17°C. I comuni possono modificare queste regole, come è avvenuto durante l’inverno precedente per far fronte a un’ondata di freddo, permettendo accensioni straordinarie dei riscaldamenti.

Le zone

  • Zona A: Lampedusa, Linosa e Porto Empedocle
  • Zona B: Agrigento, Catania, Crotone, Messina, Palermo, Reggio Calabria, Siracusa e Trapani.
  • Zona C: Bari, Benevento, Brindisi, Cagliari, Caserta, Catanzaro, Cosenza, Imperia, Latina, Lecce, Napoli, Oristano, Ragusa, Salerno, Sassari e Taranto.
  • Zona D: Ascoli Piceno, Avellino, Caltanissetta, Chieti, Firenze, Foggia, Forlì, Genova, Grosseto, Isernia, La Spezia, Livorno, Lucca, Macerata, Massa Carrara, Matera, Nuoro, Pesaro, Pescara, Pisa, Pistoia, Prato, Roma, Savona, Siena, Teramo, Terni, Vibo Valentia, Viterbo.
  • Zona E: Alessandria, Aosta, Arezzo, Asti, Bergamo, Biella, Bologna, Bolzano, Brescia, Campobasso, Como, Cremona, Enna, Ferrara, Frosinone, Gorizia, L’Aquila, Lecco, Lodi, Milano, Modena, Novara, Padova, Parma, Pavia, Perugia, Piacenza, Pordenone, Potenza, Ravenna, Reggio Emilia, Rieti, Rimini, Rovigo, Sondrio, Torino, Treviso, Trieste, Udine, Varese, Venezia, Verbania, Vercelli, Verona, Vicenza.
  • Zona F: Belluno, Cuneo e Trento.

Le date

  • Zona A: dal 1° dicembre al 15 marzo, per un massimo di sei ore al giorno.
  • Zona B: dal 1° dicembre al 31 marzo per un massimo di otto ore al giorno.
  • Zona C: dal 15 novembre al 31 marzo per un massimo di dieci ore al giorno.
  • Zona D: dal 1° novembre al 15 aprile per un massimo di 12 ore al giorno.
  • Zona E: dal 15 ottobre al 15 aprile, per un massimo di 14 ore al giorno.
  • Zona F: Non è prevista nessuna limitazione.

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