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Hot parade

di Redazione -


Sale: Edoardo Paes. Edoardo Paes, chi era costui? Nient’altro che l’ennesimo candidato strambo (a sindaco di Rio de Janeiro) che promette, se sarà eletto, di fornire Ozempic, il farmaco per diabetici che poi Oprah Winfrey e il suo esercito di starlette americane ci hanno insegnato a utilizzare per sciogliere i grassi di troppo, a tutti i brasileiri sovrappeso per farli dimagrire. Lo slogan della campagna elettorale: “Mai più gorditos”. Votate per me e vi farò dimagrire, d’accordo? L’applicazione in politica dei precetti di quarant’anni di televendite. Pronti alla rivoluzione anche in Italia: candidiamo Wanna Marchi presidente (almeno) della Commissione Europea.

Stabile: Jeff Bezos. Oh, no. Piangete, genti. Gemete, fremete, popoli della Terra. Jeff Bezos non è più il secondo uomo più ricco al mondo. L’ha scalzato quell’altro scalzacani di Mark Zuckerberg. Al primo posto, invece, c’è sempre quell’adorabile cattivone di Elon Musk che sarà in perenne fallimento (dicono che Tesla perde acquirenti, dicono che X non vale più niente, dicono che i razzi non volano in cielo, dicono, dicono e straparlano) ma non schioda di là.

Scende: Matteo Bassetti. Sic transit gloria mundi. Vecchio frac, anzi vecchio camice. Il tempo passa e, con lui, pure la gloria, il rispetto, la considerazione. Nientemeno i vigili urbani di Genova hanno osato rimbrottare il virologo più bello e gaudente del mondo perché alla festa del figlio teneva il volume della musica alto. L’hanno ammonito e rimproverato, manco fosse un signor Parodi qualsiasi, un camallo del porto, chissà chi. Dove andremo a finire?

*di Simone Donati


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