Economia

Il Mef smorza le polemiche: “Niente nuove tasse per gli individui. Accise? Ecco la verità”

di Giovanni Vasso -

GIANCARLO GIORGETTI MINISTRO


Il Mef smentisce che allo studio, in vista della manovra, ci sia un aumento delle tasse per gli “individui”. Il piano strutturale di bilancio è finito già sulla graticola e dal dicastero di via XX Settembre arrivano le prime puntualizzazioni per spegnere il fuoco delle polemiche che sta montando da qualche giorno. A cominciare da quello sulle tasse. È noto, infatti, l’impegno del governo a non toccare le attuali aliquote e, anzi, a tentare una sforbiciata all’Irpef per il ceto medio. Tuttavia le parole pronunciate, ieri, dal ministro Giancarlo Giorgetti a un evento organizzato da Bloomberg hanno scatenato la bagarre. Giorgetti, infatti, ha parlato di “sacrifici per tutti” ma le sue parole, a quanto puntualizza il ministero che presiede in una nota, sarebbero state male interpretate: “In riferimento alla prossima manovra economica, la linea guida sarà l’articolo 53 della Costituzione (tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva). Per quanto riguarda le entrate significa che si chiederà uno sforzo alle imprese più grandi che operano in determinati settori in cui l’utile ha beneficiato in qualche modo di condizioni favorevoli esterne affinché contribuiscano con modalità sule quali è in corso un confronto”. Le rassicurazioni arrivano per i cittadini, il Mef promette solennemente che non arriveranno nuove tasse: “Non è allo studio nessuna nuova tassazione per gli individui mentre le aziende più piccole sono già interessate al concordato biennale preventivo”.

Un altro tema, caldissimo, riguarda le accise sul diesel. Il Mef interviene con forza sull’argomento e bolla come “del tutto fuorviante” la notizia per cui il governo “intende aumentarle”. La questione, come si sarebbe detto in altri tempi, è un po’ più complessa. “Sulla base degli impegni Pnrr, delle Raccomandazioni specifiche della Commissione europea e del Piano per la transizione ecologica approvato nel 2022, il Governo è tenuto ad adottare misure volte a ridurre i sussidi ambientali dannosi (Sad). In questo contesto, rientrano anche le minori accise che gravano sul gasolio rispetto a quelle sulla benzina, e pertanto è allo studio un meccanismo di allineamento tra i livelli delle rispettive accise”. Insomma, l’allineamento ce lo chiede l’Europa. Ma il dicastero si impegna: “In coerenza con l’impostazione di questo Governo, l’intervento non si tradurrà nella scelta semplicistica dell’innalzamento delle accise sul gasolio al livello di quelle della benzina, bensì in una rimodulazione delle due. Il Piano strutturale di bilancio di medio termine ha previsto che questo allineamento sarà definito nell’ambito delle misure attuative della delega fiscale”.


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