Economia

Non solo banche e fondi: “Sarà manovra di sacrifici per tutti”

di Giovanni Vasso -

Il ministro dell'Economia e Finanze Giancarlo Giorgetti alla Basilica di Santa Maggiore durante la celebrazione per San Matteo patrono della Guardia di Finanza, Roma, 23 Settembre 2024. ANSA/GIUSEPPE LAMI


Non facciamoci illusioni, sarà una manovra di “sacrifici”. Di privatizzazioni, di limature sull’accesso alla pensione, di tasse sugli utili. E saranno per tutti. Il ministro all’Economia Giancarlo Giorgetti chiede al Paese uno sforzo per affrontare lo scoglio del Bilancio. I paletti imposti da Bruxelles con il Patto di Stabilità costringono il governo a muoversi tra le sabbie mobile dei tagli e gli obiettivi di crescita. Se la Francia, che si trova nella stessa situazione dell’Italia, ha deciso di procedere con la patrimoniale, Giorgetti chiama a raccolta le imprese e lo fa sulla base della Costituzione: “Esiste l’articolo 53 della Costituzione, dove tutti sono chiamati a contribuire per le loro possibilità alle necessità delle nazioni – ha spiegato in un’intervista rilasciata a Future of Finance: Italy Economic Outlook 2024, evento organizzato da Bloomberg -, e andare a tassare i profitti a chi li ha fatti, è uno sforzo che tutto il sistema Paese deve fare. Ci rivolgiamo a tutti, prevalentemente taglieremo spese ma un concorso per quanto riguarda le entrare ci sarà”. Quel “tutti” vuol dire che della partita non saranno solo le banche e che, anzi, ci si rivolge agli extraprofitti dei cannoni: “Non ci sarà più la narrativa come in passato sugli extra profitti bancari dal momento che in quel momento le banche facevano più profitti. Paradossalmente, oggi l’industria di chi produce armi, con tutte queste guerre, uno può dire che va particolarmente bene, è una situazione di mercato favorevole, produce utili superiori”. Leonardo, e tutto l’indotto, è avvisato. E lo è anche Blackrock, il fondo americano che ha recentemente aumentato oltre il 3% la quota nell’azienda e su cui si addensano voci che vorrebbero Larry Fink e soci pronti a investire nel Gruppo Fs e in Poste. Di sicuro, la ricerca di risorse passerà anche dalle privatizzazioni. Giorgetti, però preferisce parlare di razionalizzazione: “Abbiamo già in cantiere alcune operazioni, sarà un autunno-inverno denso: ci sarà la tranche di Poste, poi un’altra di Mps, stiamo mettendo ordine e razionalizzando”. Non sarà facile. Tutt’altro: “Approveremo una manovra che richiederà sacrifici da tutti”. Nonostante le rassicurazioni sulle prospettive “che vanno meglio del previsto” (“l’obiettivo del 4,4% sul debito sembrava irrealistico ma l’abbiamo aggiornato al 3,8%” e la sbandiera fiducia sulla crescita del Pil all’1% quest’anno), la Borsa ha reagito con non troppo entusiasmo all’invito del ministro e ha perso l’1,5%.


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