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Caso Puff Daddy: Cosa c’entra Justin Bieber?

di Francesca Petrosillo -


Il caso Puff Daddy sta sconvolgendo Hollywood e tutto il mondo dello spettacolo e della musica statunitense: tra White Party e accuse di stupri e violenze, dietro le sue feste e le sue amicizie vip ci sarebbe anche una terribile storia che riguarderebbe il cantante canadese Justin Bieber.

Lo scandalo è emerso nelle ultime settimane e ha coinvolto il rapper e produttore musicale Sean Combs ma a tremare è tutta Hollywood. Dopo la denuncia di Cassie Ventura, che sembra aver scoperchiato il vaso di Pandora, ora si parla di un nuovo movimento #metoo del mondo della musica.

Le accuse contro Diddy includono un sistema di abusi paragonabile a quello di Jeffrey Epstein, alimentando dubbi su chi tra le persone vicine al produttore fosse consapevole delle sue azioni.

Arrestato con accuse gravissime, che vanno dall’abuso al traffico sessuale, Puff Daddy è attualmente detenuto nella prigione federale di New York, in attesa del processo che si terrà il 9 ottobre. L’accusa, capitanata dall’avvocato texano Tony Buzbee, ha dichiarato che sta rappresentando 120 persone che hanno sporto denuncia contro il magnate dell’hip-hop e che 25 di queste, al momento degli abusi, erano minorenni, con la vittima più giovane che all’epoca dei fatti aveva solo nove anni.

Al centro dello scandalo i famosi festini organizzati dal rapper, o meglio, la seconda faccia di questi, i “freak off”, vere e proprie maratone sessuali dominate dall’abuso e dalla violenza. Tra i nomi più chiacchierati negli ultimi giorni, in merito alla vicenda, c’è quello del cantante Justin Bieber.

Pur non essendoci prove che collegano direttamente Bieber alle attività illegali di Combs, il sospetto rimane, specialmente a causa del rapido distanziamento pubblico di Bieber dal suo ex mentore. Dopo l’arresto di Diddy, Bieber ha infatti espresso sconvolgimento e ha dichiarato di voler prendere le distanze da quell’ambiente tossico.

Ma cosa c’entra Justin Bieber con tutto questo?

Per comprendere al meglio il coinvolgimento di Bieber nella vicenda bisogna però fare un passo indietro. Agli inizi della sua carriera, l’allora giovanissimo Bieber, di soli 14 anni, è stato preso sotto “l’ala protettiva” del cantante Usher, che, a sua volta, era uno dei “protetti” di Diddy.

I video

Stanno riemergendo sui social video dell’epoca che ritraggono il giovane in compagnia del suo mentore Puff Daddy, ma che oggi vengono visti con occhi diversi. Uno tra i più virali ritrae Combs promettere al Justin 15enne una Ferrari per il suo compleanno e “confessare” agli spettatori che avrebbero passato 48 ore insieme indimenticabili: “Quello che faremo nelle prossime 48 ore insieme non potrà essere divulgato, ma è il sogno di ogni 15enne”.
Altro video che sta facendo il giro del web mostra il piccolo Justin in stato confusionale in presenza del produttore, dopo aver passato un weekend insieme.
E ancora altri, temporalmente postumi, risalenti a quando il cantante aveva già acquistato grande fama in tutto il mondo, che sembrerebbero evidenziare come il loro rapporto fosse cambiato, con Justin Bieber visibilmente più distaccato, freddo, quasi impaurito e in palese difficoltà e Puff Daddy che lo “rimprovera” del suo atteggiamento: “Fai sold out negli stadi e inizi a comportarti diversamente eh? Non mi chiami più e non ci vediamo più come prima

Justin, da poco diventato genitore insieme a sua moglie Hailey del piccolo Jack Blues Bieber, secondo i fan sarebbe stato uno delle tante vittime degli abusi di Diddy. Tra le diverse teorie che circolano per il web, ce ne sono alcune che sostengono che nel videoclip della canzone di Yummy e nel testo della sua canzone Lonely il cantante abbia cercato di mandare dei messaggi nascosti e richieste di aiuto in merito a cosa stesse subendo.
Alla luce dei recenti fatti venuti a galla sulla vicenda che coinvolge Puff Daddy, Justin Bieber non ha rilasciato dichiarazioni ma fonti a lui vicine rivelano che “è molto turbato dalla notizia e non è pronto a elaborarla o a discuterne, quindi si è chiuso in sé stesso. Molte persone che hanno contribuito a renderlo quello che è oggi, erano molto vicine a Diddy e questo lo ha completamente sconvolto”.


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