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Giubileo, per il Papa “siamo tutti pellegrini”

di Andrea Canali -


Presentato il calendario del Giubileo al Vaticano, per il Papa “siamo tutti pellegrini” e ci sarà spazio anche per i missionari-influencer

Il Giubileo è un viaggio, un percorso, che si sviluppa nell’Anno Santo secondo la migliore tradizione cristiana. È un momento forte di fede e di speranza, di fraternità universale e di preghiera, di riflessione e rinnovamento spirituale, per una piena liberazione nel segno degli insegnamenti del Cristo Salvatore. Insomma, è un viaggio spirituale e fisico verso Dio; infatti, la caratteristica dell’anno giubilare era, e lo è ancora di più in questa epoca individualistica e secolarizzata, il pellegrinaggio cristiano.
Il termine Giubileo deriva dall’origine ebraica della parola Jobel (in riferimento al corno di montone utilizzato nelle cerimonie sacre). Nel Nuovo testamento Gesù si presenta come colui che porta a compimento l’antico Giubileo, essendo venuto a “predicare l’anno di grazia del Signore”. Appunto, il camminare insieme con umiltà cercando la misericordia di Dio, il quale nel suo piano d’amore ci conduce alla purificazione e alla salvezza. Il sentimento popolare, in tal senso, si sviluppò in Roma come centro del mondo. Bonifacio VIII infatti, con la bolla Antiquorum habet fida relatio, nel febbraio del 1300, istituisce il primo anno santo.

Partendo da questa premessa, come non parlare del prossimo Giubileo ormai imminente in quanto ne hanno annunciato formalmente il calendario. Infatti, l’apertura della Porta Santa a San Pietro è prevista per il 24 dicembre 2024. Questo rappresenta il primo grande appuntamento che darà il via al Giubileo ordinario del 2025, annunciato da Papa Francesco fin dallo scorso 9 maggio attraverso la bolla di indizione, Spes non confundit. Una “speciale occasione di rinnovamento personale e di arricchimento spirituale in unione con tutta la Chiesa. L’eloquente simbolo della Porta Santa, attraversata dai fedeli a Roma – ha detto il pontefice ricevendo qualche giorno fa in udienza i giovani del Movimento internazionale di studenti cattolici – ci ricorda che noi siamo tutti pellegrini, tutti in cammino, chiamati insieme a un’unione più profonda col Signore Gesù, alla disponibilità ed alla forza della sua grazia, che trasforma la nostra vita e il mondo in cui viviamo”.

Ma seguiamo, a grandi linee, le più suggestive tappe del prossimo Giubileo. Dopo la Porta Santa della Basilica di San Pietro, la domenica successiva, il 29 dicembre 2024, Papa Francesco aprirà la Porta Santa di San Giovanni in Laterano. Il 1° gennaio 2025 verrà aperta la Porta Santa della Basilica papale di Santa Maria Maggiore. Infine, domenica 5 gennaio, sarà aperta la Porta Santa della Basilica papale di San Paolo fuori le Mura. Con l’apertura delle Porte delle Basiliche papali di Roma comincerà un anno giubilare ricco di appuntamenti, la maggior parte dei quali già fissati. “Ci aspettiamo circa 32 milioni di pellegrini nel corso dell’anno. Il banchetto di nozze è pronto, adesso aspettiamo gli invitati e cerchiamo di capire come raggiungere i pellegrini” ha dichiarato monsignor Rino Fisichella, pro-prefetto del dicastero per l’Evangelizzazione e responsabile dell’organizzazione del Giubileo per il Vaticano. A partire da gennaio sono già oltre trenta gli eventi per i quali il programma è pronto nel dettaglio e ai quali sarà possibile prenotarsi già da fine novembre sul portale web appositamente dedicato. Nel corso dell’Anno Santo non manca un appuntamento, a luglio, per i missionari digitali e influencer cattolici (il 28-29). Venticinque anni fa, in occasione del grande Giubileo del 2000, non si pensava nemmeno lontanamente a questa categoria ormai divenuta seguita e famigliare. Sarà interessante vedere quali punti di dialogo fede e modernità sapranno trovare per rispondere alla sete di risposte dell’uomo nel terzo millennio.

Dal 28 luglio al 3 agosto si ritroveranno a Roma i giovani per un grande evento giubilare. A novembre, inoltre, è in calendario il Giubileo dei poveri (il 16 novembre). Infine l’ultimo incontro è quello con i detenuti che saranno a San Pietro il 14 dicembre. Ma c’è la possibilità che il calendario possa essere ancora integrato e arricchito con giubilo, nei prossimi mesi.


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