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Caso Puff Daddy, contro di lui l’avvocato Buzbee: difenderà 120 persone

di Francesca Petrosillo -


Sean “Diddy” Combs è stato recentemente accusato di abusi sessuali da 120 persone, rappresentate dall’avvocato Tony Buzbee. Tra i suoi clienti, 25 erano minorenni al momento degli abusi, con la vittima più giovane di soli 9 anni. Gli abusi risalirebbero fino al 1991 e sarebbero avvenuti durante eventi sociali legati al mondo dello spettacolo, come feste per il lancio di album e celebrazioni negli Hamptons. Molte delle presunte vittime cercavano di entrare nell’industria dell’intrattenimento, e Combs avrebbe sfruttato questa ambizione per abusare di loro, promettendo fama in cambio di favori sessuali.

Buzbee ha spiegato che alcune vittime sono state drogate con sostanze come la Xylazine, un tranquillante per cavalli. L’avvocato ha inoltre affermato che molte delle persone coinvolte hanno denunciato gli abusi alle autorità o a medici, e che presenteranno denunce civili contro Combs e i suoi presunti complici, tra cui facilitatori e spettatori silenziosi, oltre a società come hotel e aziende farmaceutiche.

Combs, tramite la sua avvocata Erica Wolff, ha negato con fermezza tutte le accuse, definendole false e diffamatorie, e promettendo di dimostrare la sua innocenza in tribunale. La vicenda ha attirato grande attenzione mediatica, con nuove accuse emergenti, tra cui quella di una donna che sarebbe stata drogata, legata e stuprata da Combs e un suo bodyguard negli studi della Bad Boy.

Buzbee, già noto per aver rappresentato le vittime della tragedia di Astroworld, ha dichiarato che il suo team prevede di depositare le denunce nei prossimi 30 giorni, principalmente negli Stati di New York e California. Ha inoltre sottolineato che l’inchiesta potrebbe coinvolgere altre persone potenti. Nel frattempo, Diddy, arrestato a Manhattan, è in custodia in attesa di processo per violenze, racket e tratta sessuale.


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