Attualità

Decreto Flussi, le nuove norme decise da Palazzo Chigi

di Angelo Vitale -


Via libera nel Consiglio dei Ministri alle nuove norme sui flussi in materia di immigrazione attuando le novità sul sistema dei click days.

Il proposito è dare norme precise ai flussi regolari, per “semplificare – dice il sottosegretario Alfredo Mantovano – il più possibile, abbattere i tempi e dare regole certe, aggirabili con maggiore difficoltà. Questo si traduce nell’obbligo di precompilazione delle domande rispetto ai click days per ampliare i tempi dei controlli”.

“I click days – ha spiegato – saranno più d’uno (come L’identità aveva anticipato, ndr), per tipologie di lavoratori, e questo permetterà una gestione meno caotica, che incida con minore pressione sui sistemi informatici” che “saranno resi inter-operativi”.

“E’ difficile passare da un’auto scassata a una Maserati, ci vogliono passaggi intermedi. Il nostro obiettivo è di abolire i click days, ma poiché oggi è impossibile ci arriveremo attraverso una transizione con più click days per tipologie e con la precompilazione”, ha aggiunto.

Inoltre, con il decreto, “vi è la possibilità per il lavoratore stagionale, una volta terminato il tempo del contratto, di non avere un provvedimento di espulsione ma un tempo-cuscinetto di 60 giorni, senza necessità di un nuovo permesso, per trovare un altro lavoro e la possibilità di convertire il contratto di lavoro stagionale in contratto a tempo determinato o indeterminato senza incidere sulle quote”.

E Mantovano ha poi chiarito che questo nuovo Decreto non è una sanatoria: “Non lo abbiamo fatto perché oggi costituirebbe un effetto richiamo, e nel momento in cui vogliamo stabilire regole certe non c’è bisogno”, inoltre “l’ultima sanatoria è quella varata dal governo Conte 2 nel 2020, ed è ancora in corso d’esame”. “L’impegno assunto dalla coalizione con gli elettori è di non fare sanatorie e riteniamo che la parola data vada rispettata”, ha aggiunto.

Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio ha poi spiegato che “vi è un incremento di 500 unità nella dotazione organica del personale del ministero dell’Interno, perché se vogliamo accelerare e ottenere prima risultati servono anche le risorse umane, e di 250 unità – 200 a tempo indeterminato e 50 a contratto – per il ministero degli Esteri che andranno a rafforzare soprattutto i consolati maggiormente gravati dalle domande di visto”.

Sul tema ache il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, affermando il proposito di “aprire all’immigrazione regolare e avere grande rigore contro l’illegalità, contrastare quella illegale, anche chi usa la migrazione regolare per fare business”. Il titolare della Farnesina ha sottolineato la volontà di “rimettere nel quadro del rispetto delle regole un fenomeno che è importante per la nostra economia”.

Per quanto riguarda le competenze del ministero degli Esteri, Tajani ha indicato alcuni punti del decreto a partire dall’obbligo per gli stranieri di fornire impronte digitali per chi chiede un visto nazionale (oggi è previsto solo per i visti Schengen). C’è poi “l’eliminazione dell’obbligo per i consolati di dare preavviso formale del rigetto della domanda di visto”, ha proseguito Tajani, secondo cui “si elimina un aggravio burocratico per i consolati”.

Terzo punto è l’obbligo di verifiche preventive al rilascio del nullaosta o se il nullaosta è già rilasciato prima del rilascio del visto per i cittadini di tre Paesi: Bangladesh, Pakistan e Sri Lanka “dove le irregolarità sono state più pesanti. Questi Paesi non escono dal decreto flussi ma nell’immediato il rilascio dei visti di lavoro sarà sospeso per consentire verifiche effettive in Italia”.

“Aggiungo l’obbligo per gli aerei delle ong di segnalare eventuali incidenti in mare alle autorità marittime italiane immediatamente e la possibilità di ispezionare i cellulari dei richiedenti asilo ai fini di ricostruirne l’identità e nazionalità”, ha concluso Tajani.

Flussi che interessano, con le nuove norme, anche l’occupazione. La ministra del Lavoro, Marina Calderone, ha annunciato che sarà introdotto un “permesso soggiorno speciale per le vittime del caporalato” e che denunciano gli sfruttatori. “Interveniamo su un reato contro la persona – ha sottolineato – e cerchiamo di individuare anche un sistema di protezione aggiuntivo per chi denuncia casi di sfruttamento o nell’ambito di quelli che sono i reati penali”.

In ambito turistico, le nuove norme prevedono la novità di due click days organizzati per il prossimo anno, per fronteggiare la carenza di lavoratori stagionali. Per la stagione estiva, il click day si terrà a febbraio, riguardando il 70% delle quote. La fase di precompilazione è prevista per novembre. Per la stagione invernale, invece, il click day si svolgerà a ottobre per la restante quota del 30%. In questo caso, la fase di precompilazione è programmata per luglio.


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