Attualità

China Open, Sinner si ferma: Alcaraz vince l’Atp di Pechino

di Redazione -


La finale del torneo China Open ha regalato la decima sfida tra Jannik Sinner e Carlos Alcaraz, con lo spagnolo che si è imposto sul tennista italiano per due set a uno con i punteggi di 7-6 (8-6); 6-4; 7-6 (7-3).

I due si sono rincontrati sul campo dopo 117 giorni dall’ultima volta, incontro che aveva visto ancora una volta la vittoria dello spagnolo nella semifinale del Roland Garros. I due rivali, ma grandi amici sono tornati a sfidarsi oggi sul cemento dell’Olympic Green Tennis Center.

Il match si è aperto on un primo set combattutissimo e terminato al tie-break in favore del tennista altoatesino che si è imposto 7-6 (8-6). Il secondo set invece, più breve del primo, si è concluso a favore del numero due con il punteggio di 6-4. L’ultimo, terminato ancora una volta al tie-break ha visto lo spagnolo allungare negli ultimi punti e vincere 7-6 (7-3).

Carlos Alcaraz arrivava al match finale dopo aver fatto un percorso netto: da seconda testa di serie, il numero 3 del mondo non ha perso alcun set battendo nell’ordine il francese Mpetshi Pericard (n.51 Atp), l’olandese Griekspoor (n.39 Atp) e i russi Khachanov (n.27 Atp) e Medvedev (n.5 Atp e terzo favorito del seeding).

L’altoatesino invece, ha lasciato agli avversari due set nel suo cammino fino alla finale dell’Atp 500 di Pechino. Per il numero uno del mondo ci sono state le vittorie in tre set contro il cileno Jarry (n.28 Atp) e il russo Safiullin (n.69 Atp), poi i successi più netti sul ceco Lehecka (n.37 Atp) e il cinese Bu (n.96 Atp).

Un torneo a cui Sinner si era presentato in ottima forma, nonostante le pressioni “esterne” al campo da tennis dovute alle questioni che lo legano alla WADA (l’agenzia mondiale anti doping) che nei giorni scorsi ha presentato ricorso a seguito dell’assoluzione di Sinner dopo il caso Costebol.

Intanto, sulle questione, l’altoatesino si dice tranquillo e, almeno per ora, sta continuando a rispondere sul campo.


Torna alle notizie in home