Esteri

Iran: “La nostra azione è conclusa a meno che Israele non decida ulteriori ritorsioni”

di Ernesto Ferrante -


L’Iran avverte Israele. Il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi, in un post su X, ha affermato che quella contro Israele è stata “un’azione di autodifesa ai sensi dell’articolo 51 della Carta delle Nazioni Unite”, con la quale sono stati presi di mira “esclusivamente i siti militari e di sicurezza responsabili del genocidio a Gaza e Libano”. Araghchi ha sottolineato come sia stato fatto “dopo aver esercitato un’estrema moderazione per quasi due mesi, per dare spazio a un cessate il fuoco a Gaza”.

Ora, ha assicurato, “la nostra azione è conclusa a meno che il regime israeliano non decida ulteriori ritorsioni. In quello scenario, la nostra risposta sarà più forte e più potente. I sostenitori di Israele hanno ora la responsabilità accresciuta di tenere a freno i guerrafondai di Tel Aviv invece di lasciarsi coinvolgere nella loro follia”.

Il ministro della Difesa iraniano, General Aziz Nasirzadeh, ha rivendicato il successo dell’operazione contro Israele: “È stata pianificata meticolosamente, eseguita con precisione e ha comportato una progettazione complessa ed è stata un successo completo. I nostri obiettivi erano puramente militari e operativi e avevano legittimità internazionale”.

Nell’evidenziare che è stata “solo la prima ondata” delle operazioni missilistiche iraniane, ha aggiunto: “Non abbiamo ancora dispiegato la maggior parte delle nostre capacità missilistiche avanzate. Se il regime sionista, o i suoi sostenitori, cercheranno di trascinare la regione in guerra, risponderemo sicuramente con maggiore forza nelle ondate successive”.

Secondo Teheran, il 90% dei missili lanciati contro Israele ha colpito gli obiettivi: basi aeree e radar, nonché apparati di sicurezza che pianificavano l’uccisione di alti esponenti di Hamas e Hezbollah.

I Guardiani della Rivoluzione hanno usato “per la prima volta” i missili ipersonici Fattah. “Abbiamo preso di mira tre basi militari israeliane a Navatim, che ospita gli aerei F-35, Netzarim, che ospita gli aerei F-15 usati per assassinare Sayyed Nasrallah, e la base di Tel Nof vicino a Tel Aviv”.

Il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, ha ostentato sicurezza, parlando di attacco dell’Iran “fallito” e “sventato grazie al sistema di difesa aerea israeliana, che è il più avanzato nel mondo”. Netanyahu ha esortato “le forze del bene nel mondo” a unirsi contro gli iraniani: “Devono stare al fianco di Israele, la scelta non è mai stata così chiara tra la tirannia e la libertà, tra benedizione a maledizione”.

“Israele è in movimento e l’asse del male è in ritirata – ha concluso – Faremo tutto il necessario per continuare questa tendenza, per raggiungere tutti gli obiettivi della guerra, anzitutto il ritorno dei nostri ostaggi e assicurare la nostra esistenza ed il nostro futuro”.

Il primo ministro all’inizio della riunione del gabinetto di sicurezza, ha usato toni minacciosi: “Il regime iraniano non capisce la nostra determinazione a difenderci e la nostra determinazione a rispondere ai nostri nemici. Sinwar e Deif (leader di Hamas, ndr) non l’hanno capito, Nasrallah e Shukr non l’hanno capito, e probabilmente c’è chi a Teheran non lo capisce. Lo capiranno….chiunque ci attacchi, noi lo attaccheremo”.

Hamas ha definito l’attacco missilistico iraniano sul territorio israeliano un’operazione “eroica” e una “risposta degna” alle azioni dello Stato ebraico. “Noi, rappresentanti del Movimento di resistenza islamica Hamas, ha scritto il gruppo in un messaggio su Telegram, ci congratuliamo con Teheran per aver portato a termine l’eroica operazione effettuata dal Corpo delle Guardie rivoluzionarie islamiche (Irgc) lanciando missili verso il territori occupati in risposta ai crimini in corso da parte delle autorità israeliane contro i popoli della regione e in rappresaglia per il sangue versato eroicamente dal capo del politburo di Hamas ucciso Ismail Haniyeh, dal leader del movimento sciita libanese Hezbollah Hassan Nasrallah e dal vice capo dell’Irgc Abbas Nilforoushan. Confermiamo che questa degna risposta dell’Iran è diventata un messaggio potente al nemico e al suo governo”.

L’Iran ha lanciato contro Israele circa il doppio dei missili balistici rispetto al precedente attacco dello scorso aprile. Lo ha fatto sapere ai giornalisti il portavoce del Pentagono, il maggiore generale Pat Ryder.

Sostegno pieno di Washington agli alleati: “L’attacco iraniano sembra essere stato respinto ed è stato inefficace. Non ci sono dubbi: gli Stati Uniti sostengono pienamente, pienamente Israele”.

La Giordania ha permesso agli Stati Uniti di far volare e abbattere missili iraniani all’interno dello spazio aereo del Paese. Lo hanno riferito a Nbc News un funzionario statunitense e un alto funzionario giordano.

Convocata d’urgenza una riunione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite per discutere dell’attacco iraniano a Israele.


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