Cronaca

Dengue, maxi-focolaio a Fano: 102 casi. Gli esperti lanciano l’allarme

di Gianluca Pascutti -


Un allarme sanitario è stato lanciato a Fano, nelle Marche, dove è stato registrato un maxi-focolaio di dengue, con ben 102 casi confermati. Si tratta di una delle più gravi epidemie di dengue mai verificatesi in Italia, e gli esperti stanno monitorando la situazione con grande attenzione. La dengue, una malattia virale trasmessa dalle zanzare Aedes, è generalmente diffusa nelle aree tropicali e subtropicali, ma negli ultimi anni ha cominciato a comparire anche in Europa, con un aumento preoccupante di casi in Italia.

Cos’è la dengue e come si trasmette?

La dengue è una malattia virale causata dal virus Dengue, appartenente alla famiglia dei flavivirus. Si trasmette attraverso le punture della zanzara Aedes aegypti e Aedes albopictus (zanzara tigre), le stesse responsabili della trasmissione di altre malattie come il virus Zika e la febbre chikungunya. Una volta infettata, la zanzara può diffondere il virus da persona a persona tramite nuove punture.

I sintomi della dengue includono febbre alta, mal di testa severo, dolore dietro gli occhi, dolori articolari e muscolari, nausea, vomito e rash cutanei. Nei casi più gravi, può evolvere nella febbre emorragica dengue, una forma potenzialmente letale caratterizzata da sanguinamenti interni, danni agli organi e shock.

La situazione a Fano

L’epidemia a Fano ha colto di sorpresa la comunità locale e le autorità sanitarie. I primi casi sono stati registrati a inizio estate, ma il numero di infezioni è rapidamente aumentato, raggiungendo 102 casi confermati. Le autorità sanitarie hanno messo in atto misure di emergenza per contenere il focolaio, tra cui la disinfestazione delle aree a rischio e la sensibilizzazione della popolazione sull’importanza di prevenire le punture di zanzara. Nonostante l’aumento dei casi, gli esperti rassicurano che la situazione è sotto controllo, ma invitano la popolazione a seguire con attenzione le raccomandazioni sanitarie. “È fondamentale proteggersi dalle punture di zanzara utilizzando repellenti e indossando abiti coprenti, soprattutto durante le ore del giorno in cui le zanzare Aedes sono più attive”, ha dichiarato un portavoce dell’Asur Marche.

Il cambiamento climatico e la diffusione della dengue

Uno dei fattori che contribuisce alla diffusione della dengue in Italia e in altre aree temperate è il cambiamento climatico. Le temperature più calde e l’aumento dell’umidità stanno creando condizioni ideali per la proliferazione delle zanzare, che estendono il loro habitat naturale anche a regioni che prima non erano a rischio.Negli ultimi anni, l’Italia ha visto un aumento dei casi di malattie trasmesse da zanzare, tra cui chikungunya, West Nile e, appunto, la dengue. Gli esperti mettono in guardia su come la globalizzazione, i viaggi internazionali e il commercio possano ulteriormente facilitare la diffusione di questi virus.

Le raccomandazioni degli esperti

Le autorità sanitarie locali e nazionali stanno monitorando attentamente la situazione e sono in corso attività di sorveglianza per prevenire ulteriori contagi. Gli esperti consigliano di:

  1. Eliminare l’acqua stagnante: Le zanzare Aedes depongono le uova in piccoli ristagni d’acqua, quindi è importante svuotare e pulire recipienti come sottovasi, secchi e grondaie.
  2. Proteggersi dalle punture: Utilizzare repellenti, indossare abiti a maniche lunghe e pantaloni, soprattutto al mattino e al tramonto.
  3. Segnalare i sintomi: Chiunque presenti sintomi sospetti di dengue dovrebbe contattare immediatamente un medico per ricevere una diagnosi e assistenza tempestiva.

La situazione è in continua evoluzione, e ulteriori aggiornamenti saranno forniti dalle autorità sanitarie. Nel frattempo, la prevenzione e la collaborazione della cittadinanza sono fondamentali per evitare una diffusione ancora più ampia del virus.


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