Economia

Andrea Orcel (Unicredit): “All’Ue servono banche più grandi”

di Cristiana Flaminio -

ANDREA ORCEL UNICREDIT


Gongola, Andrea Orcel. E ne ha ben donde, dopo l’endorsement giuntogli da Christine Lagarde. Il Ceo di Unicredit sogna di aprire una strada nuova per l’Europa con l’operazione Commerzbank. Vieppiù adesso che ogni ostacolo, se non rimosso, sembra quantomeno fortemente ridimensionato. A questione nazionale interna. Orcel, intervenuto al Made in Italy Summit de Il Sole 24 Ore ha affermato di credere che “l’Europa abbia bisogno di banche più grandi, più forti per sostenere l’economia della Ue. Senza campioni paneuropei il nostro blocco non raggiungerà mai le sue ambizioni né supererà le sfide della crescita che Mario Draghi e molti altri leader prima di lui hanno evidenziato”. Un’affermazione che si inserisce, perfettamente, nel solco del pensiero di Lagarde e del nuovo corso di Bruxelles. E che rilancia le ambizioni italiane: “Così come l’Italia è stata leader nella ripresa economica europea, anche qui deve svolgere un ruolo di primo piano nel sostenere queste innovazioni”, ha affermato Andrea Orcel. Che ha aggiunto: “Se le banche europee potessero operare a livello transfrontaliero, in maniera più agevole, andando a incanalare i capitali dove sono necessari, io sono convinto che assisteremo a un’esplosione nella crescita del settore privato e una nuova ondata di investimenti aziendali e di innovazione”. E porta l’esempio della “sua” banca: “Unicredit ha radici forti e profonde in Italia, ma ha iniziato a prosperare solo quando abbiamo adottato una visione europea”.


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