Architettura

Prestazione energetica degli edifici: un nuovo strumento Enea per calcolare l’Indice di illuminazione

di Giorgio Brescia -


Si chiama Lenicalc ed è uno strumento messo a punto dall’Enea per valutare la prestazione energetica degli impianti di illuminazione degli edifici, cioè l’indice Lighting Energy Numeric Indicator previsto dalle norme Uni sui requisiti energetici per illuminare gli edifici.

Sviluppato nell’ambito delle attività di ricerca sul sistema elettrico” coordinate da Enea, Lenicalc nasce come una opportunità per supportare i professionisti che devono effettuare la certificazione energetica di un edificio e incontrano difficoltà nel tenere conto di un’elevata quantità di parametri. Un tool che può essere scaricato gratuitamente dal sito https://www.pell.enea.it/lenicalc.

Le norme Uni vigenti presentano “una procedura di calcolo molto complessa e onerosa per i professionisti che si apprestano ad applicarla nelle valutazioni energetiche degli edifici – spiega la coordinatrice del gruppo di lavoro Uni Laura Blaso, responsabile del Laboratorio Enea di Smart Cities and Communities presso il Dipartimento Tecnologie energetiche e fonti rinnovabili -. Per questa ragione è poco applicata, anche perché non ci sono tool in grado di applicare in modo esaustivo il metodo di calcolo che invece Lenicalc sarà in grado di fare entro la fine del 2024”.

Per la messa a punto del tool Enea ha condotto uno studio dettagliato sull’applicazione del metodo di calcolo a circa 2.000 simulazioni numeriche per determinare i valori di riferimento di Lenicalc per le varie tipologie di edifici.

“Tenuto conto che il consumo degli impianti di illuminazione artificiale rappresenta oggi almeno il 15-30% dei consumi complessivi di un edificio, è chiaro che non può essere calcolato sommariamente. Da qui l’importanza di proseguire sulla strada intrapresa poiché quello dell’illuminazione è un asset strategico, fortemente energivoro, su cui c’è ancora molto da fare, in un’ottica di transizione energetica e ambientale sostenibile”, conclude Blaso.


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