Esteri

Medioriente, verso l’invasione israeliana in Libano

di Lino Sasso -


La situazione in Medioriente si fa sempre più incandescente, con i carrarmati israeliani schierati al confine con il Libano e le prime incursioni di ricognizione nel Paese ‘nemico’ già avvenute. la tensione è alle stesse e ormai l’invasione militare in Libano da parte di Israele è cosa certa. Gli stessi Stati Uniti rendono noto alcune interlocuzioni con Tel Aviv dalle quali sarebbe emersa l’intenzione di effettuare “operazioni limitate incentrate sulle infrastrutture di Hezbollah vicino al confine, ma siamo in continuo dialogo con loro a riguardo”. Lo ha dichiarato il portavoce del Dipartimento di Stato americano, Matthew Miller, durante un briefing con i giornalisti. Come si temeva, l’uccisione di uccisione di Hassan Nasrallah, il leader degli Hezbollah e quella del leader di Hamas in Libano, Fateh Sherif Abu el-Aminnon, non hanno posto fine alle sempre crescenti tensioni in Medioriente, tanto che i jet dalle forze israeliane hanno esteso il pattugliamento dei cieli a tutto il Libano e l’Idf ha imposto una zona militare chiusa nell’area settentrionale di Israele. Che l’operazione di terra sia effettivamente limitata esclusivamente alle aree a ridosso del confine tra i due stati si vedrà, ma quel che è certo è che il videomessaggio inviato dal premier israeliano, Benjamin Netanyahu, al popolo iraniano non lascia ben sperare: “Israele è al vostro fianco – ha detto – quando l’Iran sarà finalmente libero, e quel momento arriverà molto prima di quanto la gente pensi, tutto sarà diverso. I nostri due popoli antichi, ebraico e persiano, saranno finalmente in pace. I nostri due paesi, Israele e Iran, saranno in pace”. Insomma, c’è timore di un’escalation quando è ormai passato quasi un anno da quel fatidico 7 ottobre 2023 che ha gettato il Medioriente ancora più nel caos di quanto non lo fosse già.


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