Cultura & Spettacolo

Igorà di Righetti, il salotto severo ma giusto della radio anti buonismo

di Nicola Santini -


È ripartito da poco ma ha già cnfermato il successo annunciato dalla precedente edizione, Igorà, il programma di Igor Righetti sempre rigorosamente in diretta dal lunedì al venerdì alle 20.30 che commenta il mondo dell’informazione e l’attualità in modo sagace, divertente e senza fronzoli.
Una terapia radiofonica quotidiana politicamente scorretta per evitare di somatizzare le tante schifezze che ogni giorno ci tocca, obtorto collo, sentire e a vedere.

La formula di “Igorà-Tutti in piazza”, l’innovativo e sagace format crossmediale intergenerazionale, ideato e condotto dal giornalista, autore e conduttore radiotelevisivo voce storica di Radio Rai Righetti, è una formula che convince radioascoltatori e ospiti. Perché ospiti? Perché, semplicemente, fanno a gara per partecipare ed esporsi nel salotto cattivo della radio di stato, quello che non le manda a dire ma non perde mai l’eleganza e l’aplomb, regalando contenuti di spessore ripuliti dal buonismo senza però uscire di senno e scadere nel cattivo gusto.
Una trasmissione che a luglio scorso ha ricevuto il prestigioso premio “Microfono d’oro” e che ha riportato a Rai Radio 1 anche tanti giovani e giovanissimi ascoltatori come auspicato dal direttore di rete Francesco Pionati.

Come sempre, nella piazza di “Igorà”, c’è il bassotto pet influencer Byron con quasi 50 mila follower su Instagram (@byron.righetti) che esprime a modo suo dissenso o approvazione su ciò che viene detto.
“In base ai sondaggi – spiega il conduttore – la stragrande maggioranza degli italiani pensa che il linguaggio inclusivo sia solo una moda e si dichiara stanca del politicamente corretto. Questa forma di conformismo in cui il linguaggio viene edulcorato nel segno dell’inclusività ha perso credibilità e a ‘Igorà’ viene bandita. Nel programma, la sorpresa e l’imprevisto sono all’ordine del giorno. Le piazze sono storicamente il centro vitale delle città, un luogo di incontro, ma anche di scontro e di confronto con idee diverse, di condivisione, scambio e connessione, dove convivono entità differenti. Rappresentano il simbolo dell’identità di una comunità dove si incrociano esperienze e culture diverse. Come l’agorà greca era il cuore pulsante dell’antica Atene, l’‘Igorà’, che nasce dal mio nome in quanto rappresenta lo spazio pubblico che mi piacerebbe frequentare, non è uno sfogatoio né un condensato di improperi, volgarità o violenza verbale. Nell’‘Igorà’ tutti quelli che hanno qualcosa di utile, importante, di interesse comune o divertente da dire possano farlo liberamente”.

Il programma, avvalendosi delle contaminazioni e integrazioni di generi diversi come la musica e il cinema con i quali nella ‘Igorà’ si cimentano anche i politici, è molto interattivo con gli ascoltatori che possono intervenire con messaggi WhatsApp o sms dando valore e realtà ma anche imprevisto e senso dell’occasione alla narrazione di cui Righetti è Mangiafuoco.
Non manca lo spazio dedicato al mondo dei social e di ciò che viene pubblicato dai personaggi pubblici, già fattore di innovazione e successo della scorsa edizione, con l’influencer e social media manager da oltre 267 mila follower su Instagram Lorenzo Castelluccio (@lorenzo.castelluccio).


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