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Liz Parrish la “paziente zero” del ringiovanimento: come funziona la sua cura

di Roberta Rizzo -


Liz Parrish, fondatrice e CEO di BioViva Science, è nota per il suo approccio audace nella lotta contro l’invecchiamento e sarà tra i relatori del Longevity World Forum, che si terrà ad Alicante il 17 e 18 ottobre 2024. Nel 2015, Liz Parrish si è sottoposta a due terapie geniche sperimentali sviluppate dalla sua azienda, diventando la “paziente zero” per testare l’effetto dell’attivazione della telomerasi sugli esseri umani. La telomerasi è un enzima che può allungare i telomeri, le sequenze terminali dei cromosomi, la cui lunghezza è considerata un indicatore dell’invecchiamento cellulare. Parrish sostiene che le terapie abbiano ridotto la sua età biologica, facendola apparire significativamente più giovane rispetto alla sua età cronologica di 53 anni, ma i risultati clinici sono ancora in fase di valutazione scientifica.

L’idea di base è che telomeri più lunghi corrispondano a cellule più giovani, tuttavia, studi recenti indicano che la lunghezza dei telomeri potrebbe riflettere lo stato di salute piuttosto che essere un preciso indicatore del processo di invecchiamento. Le terapie sperimentali di BioViva, mirate a rallentare l’invecchiamento, saranno il tema principale dell’intervento di Parrish al Longevity World Forum. Parrish ha affermato che BioViva si sta concentrando sulla terapia genica per prolungare l’aspettativa di vita sana, ma ha sottolineato che il vero limite per la longevità è la mancanza di finanziamenti per avviare sperimentazioni cliniche su larga scala.

Nonostante venga considerata una pioniera nel campo della longevità, la decisione di Liz Parrish di sottoporsi in prima persona a terapie geniche non ancora completamente testate solleva dubbi sull’efficacia reale dei trattamenti e sui possibili rischi. La ricerca su come i telomeri e la terapia genica possano influire sull’invecchiamento è ancora in corso, e mentre BioViva continua a esplorare nuove frontiere per combattere l’invecchiamento, molti scienziati restano cauti nell’interpretare i risultati attuali. Parrish rimane al centro del dibattito su una delle domande più fondamentali della scienza: è davvero possibile invertire l’invecchiamento biologico?


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