Ambiente

Il deserto del Sahara è sempre più verde

di Gianluca Pascutti -


Negli ultimi decenni, il Sahara, il più vasto deserto caldo del mondo, ha mostrato un fenomeno sorprendente, un crescente “rinverdimento”. Superfici una volta dominate da sabbia sterile stanno vedendo l’apparizione di piante e vegetazione. Sebbene questo possa sembrare un segnale positivo, in realtà si tratta di un campanello d’allarme per il cambiamento climatico in corso. Il Sahara, estendendosi su circa 9 milioni di chilometri quadrati, è caratterizzato da un clima estremamente arido. Tuttavia, negli ultimi anni, i cambiamenti nella circolazione atmosferica e l’aumento delle temperature globali hanno portato una maggiore quantità di piogge in alcune aree meridionali. Questi eventi hanno favorito la crescita di erba e piccoli arbusti in zone che, in precedenza, erano completamente inospitali. Il rinverdimento del Sahara è legato ad un nuovo e inaspettato ciclo delle piogge e all’aumento dell’umidità dovuto al riscaldamento delle acque degli oceani. Alcuni studi scientifici hanno evidenziato che queste aree verdi possono espandersi anche del 10% rispetto alle superfici attuali. Tuttavia, dietro questa apparente “rinascita” si cela una realtà ben più complessa e preoccupante. Il verde nel deserto è un effetto diretto dei cambiamenti climatici globali, in particolare dell’alterazione delle correnti atmosferiche e dei modelli di precipitazione. Questi eventi metereologici sempre meno rari stanno alterando profondamente gli equilibri climatici della Terra, provocando effetti imprevedibili. Mentre alcune regioni del mondo affrontano siccità sempre più gravi, altre, come il Sahara, stanno assistendo a un aumento delle precipitazioni, destabilizzando gli ecosistemi locali. Questo rinverdimento può anche peggiorare la desertificazione in altre regioni africane. Le aree verdi del Sahara attirano piogge, sottraendo umidità alle zone circostanti accelerando la loro desertificazione. Ciò minaccia le comunità agricole che vivono ai margini del deserto e che dipendono da un equilibrio delicato di risorse naturali. Le recenti immagini scattate dal satellite Modis della NASA hanno lasciato gli esperti senza parole. Le riprese pubblicate Il 12 settembre 2024 mostrano l’enorme estensione generale della vegetazione sviluppatasi specialmente nelle zone del Niger e del Ciad. Un territorio che oggi risulta ancora più rigoglioso appena sopra l’equatore della Repubblica Centrafricana. I dati registrati confermano che in certi paesi africani si sono scatenate svariate tempeste con un aumento delle precipitazioni del 300%. I monsoni carichi di umidità sono una vera minaccia per questi territori perché potrebbero provocare violente inondazioni come quelle che avvenute durante l’estate, eventi catastrofici che hanno causato la morte di centinaia di persone e l’evacuazione di almeno mezzo milione di abitanti rimasti senza casa.


Torna alle notizie in home