Cultura & Spettacolo

Mirabell, a Salisburgo un palazzo suggello del vero amore eterno

di Alessandra Iannello -


Mirabell, a Salisburgo il dono romantico che l’arcivescovo Dietrich fece alla sua amante-concubina Salomè Alt

Con gli occhi piena della magnificenza di Roma che proprio in quegli anni, la seconda metà del ‘500, era nel pieno periodo del lusso barocco e vedeva sorgere i più bei palazzi cardinalizi e nobiliari e la costruzione di San Pietro, il ventisettenne Wolf Dietrich von Raitenau fu richiamato a Salisburgo per essere nominato arcivescovo. Quando il giovane arrivò in Austria si trovò davanti una città ferma al Medioevo: strade strette ed edifici scuri addossati l’uno all’altro. Iniziò così a pensare alla nuova Salisburgo. Fa demolire palazzi, cadono sotto la sua scure oltre 55 costruzioni, conventi e, aiutato dalla sorte che nel 1598 fa scoppiare un incendio, il Duomo con l’annesso cimitero. Ancora oggi in città dicono che Dietrich abbia demolito più di quello che ha poi costruito.
Fra le costruzioni da lui volute c’erano la Residenz, il palazzo arcivescovile di Salisburgo che venne demolito nel 1592 e ricostruito più grande e secondo i nuovi canoni stilistici, e la residenza fuori le mura, la villa di Mirabell.

Oggi in centro città, Mirabell è il dono d’amore che l’arcivescovo fece alla sua amante-concubina: Salomè Alt con la quale convisse per tutta la vita e dalla loro unione nacquero 15 figli. Raitenau, dopo la sua nomina a principe-arcivescovo, chiese ripetutamente a Roma di una dispensa papale per sposare Salomè ma questa non fu mai concessa. Così, quello che Roma non gli concedeva Raitenau lo chiese all’imperatore. E Rodolfo II lo accontentò dando alla Alt il titolo nobiliare di baronessa von Altenau. Come ogni nobile che si rispetti anche la baronessa Salomè von Altenau doveva avere una propria residenza e così nel 1606 Raitenau fece costruire, fuori dalle mura della città di Salisburgo, Schloss Altenau, conosciuto poi come Palazzo di Mirabell. Oggi nella villa sono ubicati gli uffici del sindaco di Salisburgo e dell’amministrazione comunale mentre la Sala dei Marmi, l’ex salone delle feste del principe arcivescovo dove hanno suonato Leopold Mozart e i suoi figli Wolfgang e Nannerl, è considerata una delle sale per matrimoni più belle del mondo” Qui si tengono anche i suggestivi Concerti nel Castello Mirabell.
Il Giardino è una meraviglia e venne riallestito intorno al 1690 sotto l’arcivescovo Johann Ernst von Thun. La sua forma geometrica caratteristica del barocco è ancora riconoscibile e il suo orientamento verso il Duomo e la Fortezza gli dona un effetto meraviglioso.

Intorno alla Grande fontana sono disposti quattro gruppi di figure realizzate da Ottavio Mosto nel 1690 che simboleggiano i quattro elementi: fuoco, aria, terra e acqua con altrettante scene mitologiche. Il Teatro delle Siepi è uno dei più antichi del suo genere a nord delle Alpi mentre il Giardino degli Gnomi, che risale all’epoca dell’arcivescovo Thun, è il più antico d’Europa.


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