Economia

La lezione di Sergio Mattarella a Berlino: “Occorrono campioni europei”

di Giovanni Vasso -

Il Presidente Sergio Mattarella al Palazzo del Reichstag con il Presidente del Bundestag, Bärbel Bas, in occasione della visita di Stato nella Repubblica Federale di Germania a Berlino, 27 ottobre 2024. ANSA/Francesco Ammendola - Ufficio per la Stampa e la Comunicazione della Presidenza della Repubblica ANSA PROVIDES ACCESS TO THIS HANDOUT PHOTO TO BE USED SOLELY TO ILLUSTRATE NEWS REPORTING OR COMMENTARY ON THE FACTS OR EVENTS DEPICTED IN THIS IMAGE; NO ARCHIVING; NO LICENSING NPK


Sergio Mattarella, in visita ufficiale a Berlino, dà lezioni di europeismo ai tedeschi che, dopo il caso Unicredit-Commerzbank, si sono riscoperti protezionisti. Per il Capo dello Stato, che ha incontrato nella capitale tedesca l’omologo Frank Walter Steinmeier, è “un obiettivo indispensabile per l’Unione avere campioni europei”. Proprio quelli che mancano all’Europa e proprio ciò a cui aspira il progetto di unione bancaria (e non solo) a cui tende, con forza, Bruxelles. Al punto da arrivare a bacchettare le pulsioni protezionistiche tedesche. La lezione di Sergio Mattarella non dimentica lo stile: “Sulle vicende concrete di quali debbano essere non compete a me esprimermi, naturalmente, ma sulla strategia che l’Unione ha già disegnato di avere campioni europei che possano confrontarsi in maniera sperabilmente non competitiva ma collaborativa con altri campioni di altre parti del mondo, è assolutamente indispensabile”.

Già, perché il dramma di un continente come il nostro è quello di essersi ritrovato rimpicciolito e ai margini dei grandi processi economici, produttivi e quindi strategici del globo. La grande beffa è che, allo stato attuale, l’Unione europea si ritrova ad aver regolamentato tutti i campi dello scibile umano ma, negli effetti pratici, non ha “campioni” da gettare nella mischia, per resistere alla concorrenza (allo stato attuale schiacciante in tanti, troppi settori) di Stati Uniti e Cina. “Qualche giorno fa, intervenendo all’incontro di Cernobbio, ho sottolineato – ha ricordato il Presidente Mattarella – l’esigenza che emergano campioni europei in grado di reggere non dico la competizione ma il confronto con altri soggetti di altre parti del mondo. Non è un mistero che in molti settori avanzati tecnologicamente e decisivi per il futuro sono in grandissima minoranza i soggetti europei protagonisti, sono tutti settori in cui sono protagonisti in misura largamente prevalentemente soggetti di altri Paesi, di altri Continenti, di altre aree”. La conclusione è dunque obbligata: “È quindi indispensabile che crescano campioni europei – è il monito di Mattarella -, questo d’altronde è lo sforzo che l’Unione ha fatto con la sua normativa ed è il percorso suggerito dal rapporto Draghi che è stato presentato di recente”.


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