Attualità

Desirée Piovanelli, 22 anni fa l’omicidio della 14enne. Nel 2025 Erra sarà libero

di Flavia Romani -


Ventidue anni fa, il 28 settembre 2002, la 14enne Desirée Piovanelli scomparve e, poche ore dopo, fu vittima di un omicidio. La ragazza fu brutalmente uccisa in una cascina abbandonata a Leno, Brescia, dopo essere stata attirata con l’inganno da tre coetanei e un adulto, Giovanni Erra.

Il gruppo tentò di abusare di lei, ma Desirée si oppose e cercò di fuggire. Fu picchiata e ferita più volte e, successivamente, riportata all’interno della cascina dove, subì un tentativo di stupro e alla fine, venne uccisa. Il suo corpo fu ritrovato alcuni giorni dopo, il 2 ottobre 2002. I colpevoli, tra cui Giovanni Erra, furono condannati con pene variabili tra i 10 e i 30 anni di reclusione.

La cascina fu demolita nel 2009 per fare spazio a nuovi appartamenti, ma per la comunità di Leno rimarrà sempre il luogo della tragedia. 

Nel febbraio 2019, Giovanni Erra, allora 36enne, ha ribadito dal carcere la propria innocenza, sostenendo di essere stato a casa il giorno dell’omicidio di Desirée Piovanelli e di non essere coinvolto. I suoi nuovi avvocati, Nicodemo Gentile e Antonio Cozza, stavano preparando una richiesta di revisione della sentenza, basata su presunte intercettazioni che confermerebbero l’alibi di Erra. Erra ha inoltre citato un testimone, Roberto, che conoscerebbe il vero assassino, ma non è stato possibile rintracciarlo. Sebbene Erra avesse confessato due volte di essere stato presente alla cascina Ermengarda, successivamente ha ritrattato, affermando di non essere lì quel giorno.

Desirée Piovanelli: l’inchiesta bis del 2021

Nel 2021, un’inchiesta “bis” fu aperta per indagare su possibili mandanti dell’omicidio, a seguito del ritrovamento di un profilo di DNA maschile sconosciuto sul giubbotto di Desirée. Tuttavia, l’inchiesta venne archiviata senza ulteriori sviluppi. La famiglia Piovanelli è convinta che la verità non sia stata completamente rivelata e continua a lottare per riaprire il caso.

Giovanni Erra, inizialmente reo confesso, ha poi ritrattato, sostenendo di non essere stato presente il giorno dell’omicidio e proclamando la propria innocenza. I suoi avvocati stanno lavorando a una richiesta di revisione della sentenza, basata su intercettazioni che confermerebbero il suo alibi. Nonostante le sue dichiarazioni, Erra dovrebbe uscire di prigione nel 2025 grazie ai benefici di legge.

La famiglia di Desirée Piovanelli non si arrende, sperando che il profilo di DNA sconosciuto possa riaccendere le indagini e portare alla verità definitiva sull’omicidio della ragazza.


Torna alle notizie in home