Lyle ed Erik amanti incestuosi? Una bufera di polemiche sulla serie tv Netflix “Monsters”
Un'immagine dai contenuti diffusi dalla produzione della serie tv Netflix
Lyle ed Erik erano o no amanti incestuosi? Ryan Murphy, che ne è il creatore, difende la sua ultima serie Netflix “Monsters: The Lyle and Erik Menendez Story “, che sta suscitato polemiche sin dal suo debutto in streaming il 19 settembre.
La serie racconta gli omicidi avvenuti nel 1989 di Jose e Kitty Menendez da parte dei loro figli, Lyle ed Erik, e i successivi processi che si sono conclusi con la loro condanna nel 1996.
Il vero Erik Menendez – con lui anche alcuni suoi familiari – ha però criticato la cosa, dicendo che Murphy è stato “impreciso” nella sua rappresentazione dei fratelli, come racconta Variety.
Cui Murphy ribatte: “Penso sia interessante che abbia rilasciato una dichiarazione senza aver visto lo show”, ha detto in un’intervista con Entertainment Tonight in risposta alle critiche di Erik. “È davvero, davvero dura, se si tratta della tua vita, vedere la tua vita sullo schermo”.
Uno degli elementi più controversi emersi da “Monsters” sono le scene in cui Erik e Lyle mostrano chiaramente una connessione omoerotica, da amanti incestuosi. A un certo punto, la serie mostra persino i due fratelli che fanno la doccia insieme. Da qui, le domande a Murphy sulla “relazione romantica” che si forma tra i fratelli. L’autore ha risposto che tutto derivava da un vero punto di vista emerso durante il processo.
Quello della serie tv che è la seconda stagione dedicata ai “mostri” dopo la vicenda del serial killer Jeffrey Dahmer, ha spiegato, “È un approccio tipo “Rashomon”, in cui c’erano quattro persone coinvolte. Due di loro sono morte. E i genitori? Avevamo l’obbligo, come narratori, di provare a mettere anche la loro prospettiva in base alla nostra ricerca, cosa che abbiamo fatto”.
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