Politica

Maggioranza, la gara dei partiti per avere più peso al governo

di Lino Sasso -


Se non si può parlare di una guerra, in maggioranza è però certamente in corso almeno una gara per ristabilire gli equilibri di governo. Una competizione più o meno sana tra le forze di centrodestra che provano a rimpolpare i gruppi parlamentari con l’obiettivo di marcare il territorio con gli stessi alleati. Se, in ragione dei numeri, Fratelli d’Italia non sembra interessata a fare campagna acquisti, lo stesso non si può dire per il partito guidato da Antonio Tajani che cerca di aumentare il proprio peso parlamentare anche a rischio di creare scontento e malumore all’interno della stessa Forza Italia. Proprio il segretario nazionale azzurro, giorni fa, a proposito dell’addio ini e Giusy Versace ad Azione, ha detto che “Forza Italia non è un taxi”, lasciando intendere che il veto al rientro delle tre ex esponenti del partito persiste. Eppure, alcuni recenti ingressi tra le file forziste lasciano perplessi e provocano scetticismo tra gli stessi dirigenti del partito. Imbarcare addirittura i fuoriusciti dai gruppi grillini suona abbastanza anacronistico per alcuni dirigenti che si interrogano sull’opportunità di aprire le porte a chi ha a lungo cavalcato l’antiberlusconismo. Neanche il tentativo di vincere il testa a testa con la Lega è vista come una ragione valida per avallare questi nuovi ingressi. Ma il tentativo di incidere dal punto di vista numerico non riguarda solamente Forza Italia. Attivissimo in queste ore è Maurizio Lupi che ha già incontrato Carfagna, Gelmini e Versace per portarle in Noi Moderati e rafforzare il ruolo del movimento che da questa estate si è sempre più imposto come la quarta gamba del governo. Le trattative sono in corso e già nei primi giorni della prossima settimana potrebbe arrivare l’ufficialità del loro passaggio in maggioranza, appena prima del voto a scrutinio segreto per il rinnovo dei vertici Rai che si terrà giovedì alla Camera.


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