Attualità

Commissione Covid, Pd e Avs remano contro (la verità)

di Rita Cavallaro -


“Credo che la commissione Covid sia stata male impostata, soprattutto se si tengono fuori le Regioni, che hanno avuto la grande parte in questa emergenza pandemica. È una presa in giro degli italiani, ma siccome noi del M5s abbiamo rispetto delle istituzioni e io non ho nulla da nascondere, sono qui per dare comunque un contributo nell’interesse generale, affinché cose del genere non succedano più, per non ritrovarci ancora una volta impreparati in un futuro che non ci auguriamo”. È il commento del leader dei pentastellati, Giuseppe Conte, uscendo ieri mattina da Palazzo San Macuto, dove si è riunita per la prima volta la Commissione bicamerale di inchiesta sul Covid, fortemente voluta dal centrodestra per fare luce sulla gestione della pandemia, soprattutto sulla prima fase ai tempi del governo Conte 2.

La commissione, composta da trenta parlamentari di Camera e Senato, ha eletto come presidente il senatore di Fratelli d’Italia Marco Lisei e come vicepresidente il deputato Francesco Maria Salvatore Ciancitto, anch’egli esponente del partito della premier Giorgia Meloni. Il ruolo di segretario, invece, è stato affidato al parlamentare di Forza Italia Stefano Benigni. Gli eletti hanno incassato esclusivamente il sostegno della maggioranza, che con la Commissione vuole fare luce sui mesi terribili della pandemia e fornire risposte chiare agli italiani sui provvedimenti adottati dalla politica, anche in base alle indicazioni del Comitato tecnico scientifico. Il Movimento 5 Stelle e Italia Viva si sono astenuti dal voto, mentre il Partito Democratico, Alleanza Verdi e Sinistra e Azione non hanno preso parte ai lavori. Un’assenza destinata a scatenare le polemiche. Tanto che il Pd è già sulla difensiva: sul sito del partito di Elly Schlein è stato pubblicato un comunicato dal titolo eloquente “Commissione Covid: un tribunale politico monocolore, monumento alla disinformazione”. A rincarare la dose, il commento della presidente dei deputati del Pd, Chiara Braga: “Un ulteriore grave strappo istituzionale, la nuova commissione d’inchiesta nasce a colpi di maggioranza. Più che un luogo di garanzia nasce oggi un tribunale politico che le forze di governo intendono utilizzare a proprio piacimento per colpire le opposizioni con sentenze già scritte”. Insomma, dai rappresentanti di quel governo giallorosso che ha sospeso le libertà di un popolo, arriva un ulteriore schiaffo agli italiani che vogliono la verità.


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