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La guerra tech di Israele, in Libano esplodono walkie talkie e pannelli solari: 9 morti, 300 feriti. E gli Usa ne sanno poco

di Angelo Vitale -


La guerra tech di Israele, c’è la seconda ondata. Arrivato a 9 il numero dei morti nelle esplosioni simultanee che si stanno succedendo dal pomeriggio a Beirut e in altre diverse località del sud del Libano, centinaia sono i feriti. Esplodono a Beirut e in diverse località del sud del Libano strumenti radio e walkie talkie. I video mostrano persona a terra, ferite o uccise dalle esplosioni, a Beirut e nella Bekaa. Nella città di Sidone e in altre località del Libano meridionale sono avvenute persino esplosioni di sistemi elettronici per il controllo degli impianti di pannelli solari e di attrezzature per il controllo delle impronte digitali.

E’ quella che, senza fornire dettagli, il ministro della Difesa israeliano, Yoav Gallant, definisce “la nuova guerra”. Se ne occuperà l’Onu. Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite si riunirà venerdì per discutere dell’ondata di esplosioni di dispositivi, dai cercapersone ai walkie talkie, usato da presunti membri di Hezbollah in Libano. Lo ha indicato un portavoce della presidenza slovena del Consiglio. La riunione, richiesta dall’Algeria, è in programma alle 15 ora locale, le 9 in Italia.

Una nuova forma di conflitto, la guerra tech, per la quale Israele ha informato gli Stati Uniti soltanto sul fatto che stava per condurre un’operazione martedì in Libano ma non aveva fornito nessun dettaglio sul piano. E’ quanto riporta la Cnn citando tre fonti informate dei contatti tra Tel Aviv e Washington, compresa una telefonata, avvenuta la mattina presto di ieri, tra i ministri Difesa Yoav Gallant e Lloyd Austin. 

Il fatto che non sono stati dati dettagli sul tipo di operazione significa quindi che gli esponenti dell’amministrazione americana sono stati tenuti all’oscuro fino a quando sono cominciate ad arrivare le notizie delle esplosioni simultanee dei cerca persone, spiegano ancora le fonti.

Secondo la Cnn l’attacco in Libano è il frutto di un’operazione congiunta del Mossad e dell’esercito israeliano. Ieri Axios aveva già parlato della telefonata tra Gallant e Lioyd, ma la nuova rivelazione della Cnn arriva dopo che oggi in una conferenza stampa al Cairo il segretario di Stato Anthony Blinken ha detto che gli Stati Uniti “non erano al corrente né hanno partecipato a questi incidenti”.




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