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Chiusa Ghost, la piattaforma online del crimine: 51 arresti, uno è della Sacra Corona Unita

di Dave Hill Cirio -


Smantellata una piattaforma online di comunicazione crittografata utilizzata in tutto il mondo dalla criminalità organizzata: si chiamava Ghost e e Europol ed Eurojust, insieme alle forze dell’ordine e alle autorità giudiziarie di tutto il mondo, hanno provveduto a chiuderla. Decine, gli arresti di sospetti in vari Paesi, uno in Italia collegato alla Sacra Corona Unita.

La piattaforma, conosciuta come Ghost, veniva utilizzata – è stato spiegato – “come strumento per svolgere una vasta gamma di attività criminali, tra cui il traffico di droga su larga scala, il riciclaggio di denaro, episodi di violenza estrema e altre forme di crimine grave e organizzato”.

La direttrice esecutiva di Europol, Catherine De Bolle, è fiduciosa sull’azione di contrasto a questi nuovi strumenti del crimine: “Oggi abbiamo chiarito che, indipendentemente da quanto nascoste pensino di essere, le reti criminali non possono sfuggire al nostro sforzo collettivo. Le forze dell’ordine di 9 Paesi, insieme a Europol, hanno smantellato uno strumento che era una rete di salvataggio per il crimine organizzato”.

Come ricostruiscono le forze dell’ordine, Ghost “aveva guadagnato popolarità tra le organizzazioni criminali grazie alle sue avanzate caratteristiche di sicurezza. Gli utenti potevano acquistare lo strumento senza dover dichiarare alcuna informazione personale. La soluzione utilizzava tre standard di crittografia e offriva l’opzione di inviare un messaggio seguito da un codice specifico, il che avrebbe comportato l’autodistruzione di tutti i messaggi sul telefono ove arrivavano”.

“Questo – precisano – permetteva alle reti criminali di comunicare in modo sicuro, evitare il rilevamento, contrastare le misure messe in atto dalla magistratura e coordinare le loro operazioni illecite oltre confine. A livello mondiale, diverse migliaia di persone utilizzavano lo strumento, che disponeva di una propria infrastruttura e applicazioni con una rete di rivenditori ubicati in vari Paesi. Su scala globale, circa mille messaggi vengono scambiati ogni giorno tramite Ghost”.

Una rete organizzata su scala globale. I server sono stati trovati in Francia e Islanda, i proprietari della società si trovavano in Australia e le attività finanziarie erano situate negli Stati Uniti. Nel corso dell’indagine, 51 sospetti sono stati arrestati: 38 in Australia, 11 in Irlanda, uno in Canada e uno in Italia ritenuto appartenente alla Sacra Corona Unita.

Ma nuovi arresti sono attesi con il procedere dell’indagine. Un laboratorio di droga è stato smantellato in Australia. Armi, droga e oltre 1 milione di euro in contante sono stati sequestrati in tutti i Paesi ove finora sono stati arrestati i sospetti.

In Italia, “l’uomo arrestato è una figura di primo piano della Sacra Corona Unita” conferma il tenente colonnello Leonardo Landi, ufficiale di collegamento italiano antidroga all’Europol, spiegando che questa organizzazione criminale “è una delle mafie che abbiamo in Italia, meno nota al mondo rispetto alla mafia siciliana, alla ‘ndrangheta calabrese o alla camorra napoletana. L’uomo era ricercato dal 2023, con un ruolo importante nell’organizzazione basata in Puglia. Speriamo – prosegue Landi – che questo sia solo un inizio della cooperazione a livello internazionale fra forze dell’ordine”.


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