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Il giorno di Fitto, “Coesione e Riforme”. Von der Leyen: Con lui modernità alla crescita

di Angelo Vitale -


E’ il giorno di Fitto. Nelle prime ore di oggi l’attesa per l’annuncio di Bruxelles circa le nomine sulle vicepresidenze di Ursula von der Leyen si aggiunge al resoconto dell’ultima giornata che l’ex governatore della Calabria ha passato da ministro per gli Affari europei, il Sud, le Politiche di coesione e il Pnrr nell’esecutivo guidato da Giorgia Meloni. Nel primo pomeriggio di ieri, Raffaele Fitto è stato ricevuto al Quirinale dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Al centro dell’incontro il protocollo ha ufficializzato “le prospettive dell’Unione europea in vista dell’insediamento della nuova Commissione, ancora in fase di definizione”, a tutti evidente la volontà di cristallizzare con decisione nel colloquio il passaggio che vedrà l’Italia rappresentata da Fitto in Europa. Una candidatura sulla quale Socialisti, Verdi e Renew Europe, che pure hanno espresso fiducia alla presidente Ursula Von der Leyen, avevano manifestato perplessità soprattutto per quanto riguarda l’attribuzione delle deleghe e che stamattina servirà a chiarire i primi passi della strada “in salita” che la von der Leyen dovrà questa volta fare rispetto alla sua prima presidenza. Una diversa situazione politica complessiva, in Europa e negli Stati che la compongono, che le ha suggerito di non consolidare tutto il suo possibile raggio d’azione sullo scenario precedente e di tenere in conto il ruolo dei conservatori che pure le hanno negato il voto, in particolare quello svolto dalla parte che rappresenta a Bruxelles il partito guidato dalla nostra presidente del Consiglio.

Ore di attesa, quindi, per ufficializzare le funzioni assegnate ad uno dei ministri sui quali più Meloni ha potuto finora contare. E’ il giorno di Fitto. Pronta per lui l’investitura a Mister Mille miliardi: a tanto ammonta il doppio portafoglio del Recovery europeo e dei Fondi di coesione che von der Leyen gli affiderebbe.

AGGIORNAMENTO

Per Fitto la vicepresidenza a “Coesione e Riforme”. Ursula von der Leyen lascia la sala ove ha presentato i vicepresidenti in una maniera che fonti parlamentari di Bruxelles definiscono “piuttosto generica, senza troppi dettagli”. La sensazione è che sulle sue scelte finali abbiano pesato condizionamenti, veti e aspirazioni. L’Economia va a Dombrovskis.

La presidente si piega alla linea Draghi, come rileva l’Ansa: “L’intero collegio è impegnato sulla competitività, la decarbonizzazione e la digitalizzazione”, ha detto von der Leyen, presentando la sua nuova squadra di commissari a Strasburgo, indicando la volontà di seguire “le raccomandazioni del rapporto Draghi” per un’Europa “più fluida, più interconnessa, più coordinata” nelle sue “diverse politiche”.

La spagnola Teresa Ribera sarà la vicepresidente esecutiva della prossima Commissione europea responsabile per la transizione giusta, pulita e competitiva, mentre il francese Stéphane Séjourné sarà vicepresidente esecutivo per la Politica industriale, ha annunciato Ursula von der Leyen a Strasburgo presentando la sua nuova squadra. A ottenere una vicepresidenza esecutiva a sorpresa sono anche la finlandese Henna Virkkunen, che guiderà la digitalizzazione Ue, e la romena Roxana Minzatu, responsabile per i talenti e le competenze.

Raffaele Fitto “sarà vicepresidente esecutivo per la Coesione e le Riforme. Sarà responsabile del portafoglio che si occupa di politica di coesione, sviluppo regionale e città. Ci avvarremo della sua vasta esperienza per contribuire a modernizzare e rafforzare le nostre politiche di coesione, investimento e crescita”. Lo annuncia la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, in conferenza stampa a Strasburgo.


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