Esteri

Donald Trump di nuovo vittima di un attentatore

di Lino Sasso -


Ancora un rischio mortale per Donald Trump, questa volta sventato prima che il candidato repubblicano alle presidenziali americane del prossimo novembre entrasse nel mirino dell’attentatore. Mentre l’ex inquilino della Casa Bianca si trovata al International Golf Course di West Palm Beach il Secret Service ha individuato la canna di un fucile spuntare da una siepe a ridosso della recinzione ed ha aperto il fuoco. Mentre Donald Trump veniva messo al sicuro, l’attentatore ha raggiunto la propria auto ed ha tentato la fuga, ma è stato bloccato poco dopo e identificato come Ryan Wesley Routh, un pluripregiudicato di 58 anni sostenitore della causa ucraina. In un comunicato rilasciato poco dopo, Donald Trump ha detto che “la mia determinazione è solo più forte dopo un altro attentato alla mia via. Il 5 novembre renderemo l’America ancora grande”. Poco dopo, in un post, ha poi aggiunto di voler
“ringraziare tutti per la vostra preoccupazione e i vostri auguri: è stata sicuramente una giornata interessante! Soprattutto, voglio ringraziare i servizi segreti degli Stati Uniti, lo sceriffo Ric Bradshaw e il suo ufficio di coraggiosi e devoti patrioti, e tutte le forze dell’ordine, per l’incredibile lavoro svolto oggi al Trump International nel tenermi, come 45° presidente degli Stati Uniti e candidato repubblicano alle prossime elezioni presidenziali, al sicuro. Il lavoro svolto è stato assolutamente straordinario. Sono molto orgoglioso di essere americano!”.
Immediati i commenti anche sul fronte dei democratici: “Siamo felici che sia salvo”, hanno dichiarato il presidente degli Stati Uniti Joe Biden e la vice, e candidata presidenziale, Kamala Harris. L’avversaria del tycoon ha poi aggiunto in un post pubblicato sul suo account X: “La violenza non ha posto in America”. Dalla Casa Bianca, nelle ore immediatamente successive ai fatti, è stato ribadito che l’impegno del Secret Service per tutelare Donald, già imponente, sarà ulteriormente rafforzato. Anche il ceo di ‘X’ Elon Musk, sostenitore del candidato repubblicano alla Casa Bianca è intervenuto sull’episodio con un secco e chiaro post: “Nessuno sta cercando di assassinare Biden/Kamala”.


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