Esteri

Nemmeno Taylor Swift spinge Harris dopo il dibattito con Trump

di Cristiana Flaminio -


L’atteso dibattito tv tra Donald Trump e Kamala Harris ha calamitato l’attenzione degli americani, Il risultato, come un match di boxe, è da giocarsi ai punti. E, come ogni incontro sul ring che non finisca con un kappaò, ognuno incorona il “suo” campione. Ma, per restare in termini pugilistici, il tycoon ha gestito la furia della sua rivale che, a differenza di The Don, non ha sondaggi favorevolissimi e quindi c’ha davvero poco da perdere. Trump, che non ha risparmiato fendenti e colpi pesanti, ha replicato puntualmente agli assalti di Kamala che, a un certo punto, s’è ritrovata all’angolo un “secondo” di eccezione: la cantante Taylor Swift. Che, corteggiata da mesi dall’estabilishment democratico, ha finalmente ceduto: “Voterò Kamala”, ha detto sui social ai suoi fans mandando i dem in visibilio. Donald Trump e Kamala Harris hanno puntato (anche) sugli slogan. Quelli che fanno presa immediata sul popolo elettorale di riferimento. Il candidato del Gop ha tuonato che i democratici sono pronti a rendere legale l’aborto fino al nono mese di gestazione, quella dei dem gli ha sibilato che “il tuo amico Putin ti si mangerebbe a colazione”. In mezzo le “solite” smorfie di disappunto su cui la vicepresidente ha puntato fortissimo per tentare di distrarre il rivale. Che, a differenza di Kamala, ha un compito fondamentale in queste elezioni: convincere gli americani di poter essere lui il presidente della pacificazione nazionale, di poter diventare il “presidente di tutti”. Perché chi è in vantaggio nei sondaggi, dal momento che ha una solidissima base di partenza, deve lavorare per aprirsi a chi, invece, è fuori ampliando così il proprio elettorato. Un percorso apparentemente in salita rispetto a chi, come Kamala Harris, non deve far altro che tentare di mettere insieme i cocci di un partito ferocemente balcanizzato, diviso e tenuto su soltanto dalla necessità di battere l’avversario.

E mentre le voci dem incensano Harris, da Biden agli Obama, Trump si gode “il suo miglior dibattito di sempre”. Insomma, ognuno la gira come gli pare. In realtà Kamala avrebbe dovuto “stracciare” The Don che si è limitato a gestirla come un pugile che conquista il centro del ring e lo mantiene fino alla fine del match.


Torna alle notizie in home