Economia

Finanziaria, la maggioranza prova a stringere il cerchio

Con l’approssimarsi della sessione di Bilancio che darà vita alla prossima Finanziaria si avvicina l’appuntamento più atteso di ciascun anno di legislatura. La predisposizione della Finanziaria richiede, infatti, prima ancora della sua stesura, l’individuazione di obiettivi e la definizione di una strategia che li renda perseguibili. Il tutto, alla luce dello stato in cui versano i conti pubblici e tenendo in considerazione anche i parametri e i paletti europei. Questi i presupposti sui quali gli alleati di governo sono chiamati a confrontarsi per stabilire le linee guida della legge di Bilancio. Il confronto già avviato e che sarà certamente sempre più intenso e stringente man mano che si entrerà nel vivo della sessione di Bilancio. Al momento quel che sembra assodato e che, dopo essere stato annunciato da Giorgia Meloni dal palco di Cernobbio, è stato definito anche dal vertice di maggioranza di ieri sulla Finanziaria è che c’è tutta l’intenzione di porre fine alla stagione dei bonus a favore di misure strutturali che rilancino la crescita. Inutile negare che l’economia stia ancora risentendo della crisi scaturita dall’emergenza Covid e dall’aumento dell’inflazione che sebbene abbia smesso di crescere è rimasta comunque attestata su livelli abbastanza alti. Da qui la crisi dei consumi alla quale il governo sembra determinato a rispondere incidendo, intervenendo anche sulla leva fiscale, sul potere d’acquisto di famiglie, lavoratori e pensionati. Trovare la quadra non è per nulla facile, tanto più se al contempo si vogliono porre in essere anche misure a sostegno delle imprese, così da favorire investimenti e occupazione. Obiettivi che saranno al centro delle prossime riunioni di maggioranza necessarie a trovare un’intesa stabile sugli obiettivi da perseguire. Incontri nei quali risulterà fondamentale la figura del titolare del Mef, Giancarlo Giorgetti che già ieri ha partecipato al vertice tra la Meloni i due vicepremier e Maurizio Lupi.