Attualità

Con un’ascia in bici. A Pisa irregolari a go go nelle strade e due questori nel giro di un anno

di Angelo Vitale -


E’ stato fermato a Pisa mentre circolava con un’ascia, un’arma lunga 34 centimetri. I carabinieri lo hanno fermato, identificato, denunciato e rimesso in libertà. Dopo aver accertato che l’uomo era un irregolare, uno dei tanti immigrati che vivono in Italia e che quasi sempre continuano a soggiornarci vivendo di espedienti o entrando nel business dell’illegalità, fruttuoso sicuramente per i clan piccoli e grandi della criminalità, locale o organizzata, oltre che per il loro minimo sostentamento.

Una denuncia che chissà quale esito avrà in qualche tribunale e quando, quella per “porto ingiustificato di armi o oggetti atti ad offendere e per ingresso e soggiorno illegale nel territorio dello Stato”.

Un problema ricorrente, quello degli immigrati irregolari nella città toscana. Solo scorrendo le pagine web di un solo giornale online, PisaToday, si scopre che ne vengono fermati e talvolta espulsi a decine. Una volta due, il giorno prima o dopo tre, nei mesi precedenti oltre trenta. Espulsioni spesso affiancate dalla procedura di accompagnamento, come accaduto tempo fa per forze dell’ordine impegnate a far salire fisicamente immigrati irregolari espulsi da Pisa su un aereo in partenza da Orio sul Serio, in provincia di Bergamo, a oltre 300 chilometri di distanza stradale dalla città toscana.

Nel luglio del 2023 a Pisa era arrivato un nuovo questore da Genova, Salvatore Salvo. L’immigrazione (e quindi pure il suo corollario dell’irregolarità) ai primi posti dei temi che i cronisti gli avevano posto. Aveva risposto di essere contrario alla militarizzazione del territorio, auspicando che ogni problematica potesse essere affrontata con la concertazione e il concorso di quanti possano esserne protagonisti.

Da aprile di quest’anno Salvo – in febbraio finito al centro di polemiche e critiche per la gestione dell’ordine pubblico durante un corteo di attivisti pro Palestina affrontato dalla polizia con cariche di alleggerimento – è passato a guidare la questura di La Spezia. Al suo posto, in arrivo da Latina, Raffaele Gargiulo. Ci era già stato da dirigente della Digos 14 anni fa. Il suo proposito, farsi voler bene dalla città. Quella ove oggi fortunatamente è stato almeno fermato un uomo con un’ascia di 34 centimetri mentre girava in bici.


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